Le banche rischiano l'estinzione. A lanciare l'allarme è
Eric Trump, figlio del presidente degli Stati Uniti. In un'intervista alla CNBC, il vicepresidente esecutivo della Trump Organization - la multinazionale statunitense privata di proprietà di
Donald Trump che si occupa degli investimenti della famiglia - ha rilevato che "il sistema finanziario moderno è lento e costoso". Per questo, "non c'è nulla che viene fatto dalle attuali istituzioni finanziarie che non possa essere eseguito dalla blockchain", ha affermato, aggiungendo che la rete di messaggistica internazionale per le transazioni finanziarie SWIFT "è un disastro assoluto".
Eric Trump è da sempre sostenitore delle criptovalute, anche e soprattutto in relazione alla possibilità della finanza decentralizzata di sostituire i servizi delle banche. Verso la fine del 2024, dopo che il padre ha stravinto le elezioni negli Stati Uniti, Eric ha previsto che il Bitcoin avrebbe raggiunto un valore di 1 milione di dollari.
Nel frattempo, insieme al fratello maggiore Donald Jr., ha annunciato l'intenzione di creare una stablecoin ancorata al dollaro statunitense attraverso la World Liberty Financial. A marzo, inoltre, i due hanno fondato insieme all'Amministratore delegato di Hut 8, Asher Genoot, una nuova società di mining di bitcoin denominata American Bitcoin.
Ora Eric Trump coglie l'occasione per attaccare nuovamente il sistema bancario che definisce antiquato e a favore degli ultra-ricchi. "Ciò che mi ha fatto appassionare delle criptovalute è il fatto di essermi reso conto che il nostro sistema bancario era un'arma contro la stragrande maggioranza delle persone nel nostro Paese, sia quelle che non hanno gli zeri nel loro bilancio, sia le persone che potrebbero aver indossato quel cappello rosso che diceva 'Make America Great Again'". Quindi, "se le banche non guardano a quello che sta arrivando, si estingueranno in 10 anni", ha ribadito.
Le banche sono davvero minacciate dalla DeFi?
Le critiche di Eric Trump arrivano in un periodo storico in cui si discute sulla necessità di eliminare gran parte dell'intermediazione tradizionale espressa dalle banche attraverso la finanza decentralizzata, risparmiando così in costi e tempi di esecuzione. "Puoi aprire un'app DeFi (Decentralized Finance, n.d.r.) in questo momento, qualsiasi app di criptovaluta e inviare denaro, da un portafoglio all'altro, istantaneamente, senza le spese e la variabilità delle banche", ha detto Trump. Le piattaforme di finanza decentralizzata, infatti, consentono transazioni peer-to-peer con elaborazione delle transazioni immediate e commissioni praticamente nulle.
Le stesse banche si stanno attrezzando lanciando reti blockchain e trading desk di criptovalute. Tra di esse soprattutto i giganti finanziari americani JP Morgan Chase e Goldman Sachs. Ci sono però coloro che si schierano contro la tendenza in corso di far emergere la finanza decentralizzata nelle relazioni finanziarie tra gli operatori. I critici avvertono che gli utenti potrebbero andare incontro a grossi rischi per via della mancanza di regolamentazione, della scarsa sicurezza, dell'eccessiva volatilità delle criptovalute e delle scarse protezioni per i consumatori.