Le elezioni USA hanno preso il via. Le urne sono state aperte tra le 6 e le 8 ora locale, a seconda dello stato americano, e si chiuderanno al massimo alle 20. Questo significa che in Italia bisognerà aspettare la notte per l'inizio del conteggio dei voti. È difficile trovare un'incertezza così elevata riguardo il possibile vincitore nelle ultime tornate elettorali a livello internazionale.
Qualunque proiezione in questo momento quindi potrebbe essere svuotata di significato. Gli ultimi sondaggi hanno visto il candidato dei democratici
Kamala Harris recuperare posizioni. In particolare, l'attuale vice-presidente degli Stati Uniti ha scavalcato il leader dei repubblicani
Donald Trump nello Iowa, uno stato a lui molto amico nelle votazioni per la Casa Bianca del 2016 e del 2020. Tuttavia, ci sono almeno 7 stati chiave in bilico che potrebbero far pendere la bilancia per l'uno o l'altro candidato.
Questa incertezza ha fatto aumentare la volatilità nei mercati finanziari, che probabilmente si manterrà sostenuta anche immediatamente dopo il verdetto finale. Per questo si spera che non ci siano ulteriori lungaggini dettate dal conteggio dei voti o, ancora peggio, dal voto contestato.
Elezioni USA: cosa sta osservando Wall Street
Con i mercati in fermento, dagli esperti di Wall Street arrivano spunti interessanti su quali elementi osservare.
Ed Al-Hussainy, strategist dei tassi globali di Columbia Threadneedle, suggerisce di prestare attenzione alla forza del dollaro USA, in particolare rispetto all'euro e alle valute dei mercati emergenti. Ciò soprattutto "se i risultati inizieranno a indicare che i repubblicani probabilmente prenderanno la Casa Bianca e il controllo del Congresso", ha affermato. "L'opposto, in caso di vittoria democratica".
Secondo David Kostin di Goldman Sachs, qualora ci fosse un'affermazione di Donald Trump con tutto il Congresso appannaggio dei repubblicani, la domanda sarà sull'impatto dei potenziali dazi. Quindi, "è probabile che le società statunitensi che vendono a livello nazionale sovraperformino quelle che esportano di più nel resto del mondo perché potrebbero esserci dazi di ritorsione".
A giudizio di Subadra Rajappa, responsabile della strategia sui tassi statunitensi di Société Générale, "i mercati che non hanno completamente scontato l'affermazione di Trump vedranno forse un movimento molto più significativo, sia nelle azioni che nel credito". Mentre riguardo altri asset tipo dollaro e oro, l'esperto ritiene che i prezzi abbiano già incorporato l'eventualità di una vittoria del tycoon.
Michael Contopoulos, Head of Fixed Income di Richard Bernstein Advisors, invece guarda alla parte lunga della curva dei rendimenti e al caso di una elezione contestata. "Non credo che le elezioni contino molto per la direzione a lungo termine dei rendimenti", ha detto. In caso di contestazione del voto, "potrebbe aumentare la volatilità nei mercati", per questo una soluzione è quella di "essere un po' sovrappesati sulla volatilità", ha aggiunto.