- Il mercato rimane in attesa che il risultato elettorale dia un vincitore certo delle urne americane;
- Gli investitori temono un'alta volatilità determinata da elezioni contestate e Congresso diviso;
- Se Biden dovesse vincere ma i Repubblicani conquistano il Senato, a rischio il piano fiscale da 2.000 miliardi di dollari
Chiunque vincerà le elezioni americane lo farà per un soffio. Questo ormai è stato ampiamente assorbito dai mercati che non hanno ancora preso una posizione netta. Durante la notte e le prime ore del mattino l'umore non sembrava dei più positivi, ma adesso prevale un atteggiamento sobrio di attesa, pur navigando nella totale incertezza.
Tuttavia, sono due gli scenari negativi che secondo gran parte degli analisti il mercato teme in quanto forieri di elevata volatilità: la contestazione del risultato elettorale e una vittoria di Joe Biden con i Repubblicani al Senato.
Elezioni USA: e se si finisse davanti alla Corte Suprema?
Donald Trump stamane è sembrato molto chiaro: le elezioni presidenziali sono state vinte dai Repubblicani, ma sono possibili brogli elettorali che sposterebbero la battaglia davanti alla Giustizia americana. A sollevare il sospetto dell'attuale Presidente, la modalità di conteggio del voto per posta.
Netta la risposta da parte del suo rivale, che ha ribadito come non sarà certamente il tycoon newyorchese a decretare chi sarà o meno il vincitore. A fare quasi da eco alle dichiarazioni di Biden è il vice di Trump, Mike Pence, che si smarca un pò dai toni del suo capo di partito. Il 61enne statunitense si è limitando a dire che il suo partito è sulla strada della vittoria.
Nel frangente in cui si sono manifestate le dichiarazioni dei due contendenti, la volatilità sui futures statunitensi si è accesa e anche i Treasury Bond hanno subito un contraccolpo emotivo. Questo potrebbe essere solo un assaggio di come reagiranno i mercati se il voto finale penderà verso Biden e le minacce di Trump si concretizzeranno realmente.
Secondo Elsa Lignos, responsabile globale della strategia FX presso RBC Capital Markets, la paura di una contestazione del voto ancora non è stato scontata del tutto dal mercato, ma potrebbe essere fatto nelle prossime ore, anche perché la differenza di voti tra i due schieramenti è veramente minima.
Elezioni USA: vittoria di Biden, ma niente onda blu
Questo scenario è particolarmente temuto da investitori e analisti. Non perché un Congresso diviso sia stato storicamente esiziale per l'andamento di Wall Street, anzi è proprio il contrario. Il problema è che stavolta c'è una pandemia di mezzo e in gioco vi è un piano di stimoli fiscali che serve per affrontarne gli effetti deleteri sull'economia.
Secondo Ian Shepherdson, capo economista al Pantheon Macroeconomics di New York, il disegno di legge che dà il via alla manovra fiscale sarà molto meno generoso in un contesto come quello descritto. Se si fosse verificata un'onda blu, con i Democratici quindi a vincere su ogni fronte, il Governo avrebbe stanziato 2 mila miliardi di dollari di spesa anti-Covid.
Con i Repubblicani alla guida del Senato, la cifra difficilmente supererebbe i 500 miliardi di dollari. Tutto questo per la crescita avrebbe un'utilità più contratta e i mercati ne risentirebbero. La volatilità attesa quindi sarà sicuramente alta nei prossimi mesi, almeno fino a quando il programma di aiuti non verrà definitivamente approvato dalle due Camere.
Fino ad allora, secondo Rick Lacaille, Global Chief Investment Officer di State Street Global Advisors, sarebbe meglio evitare scommesse dirette, ad esempio sulle energie rinnovabili, sul petrolio e sul settore del gas.
Per resistere alla volatilità scaturente da un Congresso diviso, Stéphane Monier, Chief Investment Officer di Banca Lombard Odier consiglia una minore esposizione verso i titoli ad alto rischio e di conservare liquidità da investire a bocce ferme quando tutto sarà definito.