L'ultima lettera agli azionisti di Jamie Dimon, Amministratore Delegato di JP Morgan è un po' inquietante. Il CEO della più grande banca d'affari del mondo ha scritto che l'economia americana sta per affrontare rischi senza precedenti a causa della guerra Russia-Ucraina. Il conflitto nell'Est Europa, coniugandosi con l'inflazione, rallenterebbe la ripresa dalla pandemia e altererebbe le alleanze globali per i prossimi decenni.
Dimon traccia un quadro positivo dello stato di salute degli Stati Uniti, con la liquidità che abbonda tra i consumatori e le imprese, i salari che crescono e l'economia che è in risalita dopo il periodo pandemico. Tuttavia, i rischi futuri aumentano per effetto degli eventi geopolitici che, sebbene tutti auspichino una risoluzione in maniera pacifica, potrebbero portare al peggio.
JP Morgan: ruolo della Fed fondamentale
Il numero uno di JP Morgan sostiene che probabilmente la
Federal Reserve abbia stimolato oltremisura e troppo a lungo l'economia durante la fase del Covid-19 e questo ha alimentato un'inflazione che è andata al di là delle aspettative. Ora la Banca Centrale USA potrebbe aumentare i tassi d'interesse in maniera più significativa di quanto tutti si aspettano e ciò
genererà costernazione negli investitori, con volatilità molto alta nei mercati. Questo però per Dimon non dovrebbe essere una preoccupazione per la Fed, a meno che le misure non finiranno per influire sull'economia reale.
Alla fine il 66enne newyorchese lancia anche un messaggio positivo, sostenendo che se la l'istituto guidato da
Jerome Powell farà le cose giuste, si potranno avere anni di crescita, con l'inflazione che inizierà a diminuire. Quello che la Fed dovrebbe fare, comunque, è
darsi la massima flessibilità, esentandosi dal modello di aumentare i tassi solo di 0,25% alla volta.
Inoltre, continua Dimon, bisogna che i membri del
FOMC annuncino come
intendono ridurre il bilancio, ma allo stesso tempo si sentano liberi di modificare il piano in un attimo per affrontare gli eventi reali nell'economia e nei mercati. Questa maniera di reagire con forza ai dati e agli eventi in tempo reale farebbe della Fed un istituto che
genera alla fine più fiducia, chiosa Dimon.
JP Morgan: occorre nuovo piano Marshall
Dimon ha aggiunto che
l'economia globale sarà rallentata dalle sanzioni occidentali verso la Russia, con i mercati energetici, delle materie prime e dell'agricoltura che potrebbero subire effetti imprevedibili dall'inasprimento delle misure punitive. Per questo, a suo avviso,
occorrerebbe un nuovo Piano Marshall, con il quale gli Stati Uniti aiutano l'Europa, che è più direttamente coinvolta in questa situazione.
Nello specifico, è necessario che gli USA rilascino i permessi per i progetti di petrolio e di gas, aumentando nel contempo le spedizioni di GNL verso il Vecchio Continente. Gli investimenti energetici sono indispensabili per sganciare il mondo da petrolio e gas russi, ma Dimon sottolinea anche che garantire il fabbisogno energetico non deve andare contro gli obiettivi green di ridurre le emissioni di carbonio nei prossimi anni.