L'elezione di
Donald Trump a presidente degli Stati Uniti è stata subito caratterizzata da una grande novità: la creazione di un nuovo istituto, che prende il nome di Department of Government Efficiency, o in italiano
Dipartimento per l'efficienza USA. Il nome in sigla è DOGE e richiama il simbolo della criptovaluta Dogecoin. Sarà un caso? Osservando il fatto che Trump abbia nominato
Elon Musk, fan della valuta digitale, a capo dell'agenzia, viene più di un dubbio che si tratti di una semplice coincidenza. Ma in cosa consiste il DOGE? Perché è stato creato? Quali obiettivi si pone? In questo testo troveremo la risposta a questa e ad altre domande.
Dipartimento per l'efficienza USA: definizione, obiettivi e funzionamento
Innanzitutto il Dipartimento per l'efficienza USA non è un dipartimento. Negli Stati Uniti i dipartimenti sono permanenti e possono essere creati e sciolti solo dal Congresso. Questo istituto invece nasce da un'iniziativa del governo, opererà al di fuori di esso e terminerà le sue funzioni nel 2026. L'organismo servirà per eliminare la burocrazia, snellendo l'operato della macchina istituzionale.
L'obiettivo di Trump è quello di risparmiare fino a 2.000 miliardi di spesa pubblica, anche se non si sa precisamente in quanto tempo. In una dichiarazione, il tycoon ha detto che verrà fornita "consulenza e guida dall'esterno del governo e collaborazione alla Casa Bianca e all'Office of Management & Budget per guidare le riforme strutturali su larga scala e creare un approccio imprenditoriale al governo mai visto prima". Il magnate americano ha parlato non solo di sprechi, ma anche di frodi. Il Government Accountability Office stima che le agenzie federali perdano tra i 233 e i 521 miliardi di dollari a causa delle frodi ogni anno.
Con la nascita del DOGE, Trump potrebbe proporre l'eliminazione di uno dei dipartimenti federali, come il Dipartimento per l'Istruzione. Al momento non è chiaro come potrà funzionare l'istituto. Un'ipotesi è quella di creare un comitato con un ordine esecutivo, che si aggiungerebbe al migliaio di comitati consultivi federali.
Ad ogni modo, se Trump non ha bisogno del Congresso per creare l'agenzia, è sempre il Parlamento americano che detiene il potere di spesa e quindi può approvare o negare i tagli. Il nuovo inquilino alla Casa Bianca però potrebbe tentare la carta dell'Impoundment Control Act, una legge del 1974 che consente al presidente di spendere soldi stanziati a meno che il Congresso non decida la revoca. I repubblicani comunque avranno la maggioranza alla Camera e al Senato; di conseguenza, grandi ostacoli per Trump non dovrebbero essercene.
Dipartimento per l'efficienza USA: chi sarà al timone?
Il DOGE sarà guidato da Elon Musk, che nel corso della sua vita imprenditoriale ha fatto dell'efficienza la caratteristica principale delle sue aziende, e dall'imprenditore Vivek Ramaswamy. I due diventerebbero dipendenti governativi speciali e, in quanto facenti parte di un comitato consultivo federale, potrebbero non essere retribuiti e lavorare per un massimo di 130 giorni.
Musk e Ramaswamy saranno soggetti alle leggi etiche federali che impongono loro di astenersi da discussioni e decisioni che li riguardano personalmente. Questo per Musk potrebbe essere un problema, visto che la sua società di lanci di razzi nello spazio, SpaceX, ha contratti federali per più di 15 miliardi di dollari.
Musk ha promesso che le azioni del DOGE saranno pubblicate online per la massima trasparenza, in modo che il pubblico possa sapere cosa è stato proposto e deciso. La legge federale comunque richiede che tutte le riunioni del comitato consultivo siano aperte al pubblico.
I precedenti
Negli ultimi 15 anni sono stati fatti dei tentativi negli Stati Uniti per mettere in piedi un istituto votato al risparmio delle spese combattendo gli sprechi e le inefficienze.
Nel 2010 la commissione Simpson-Bowles ha proposto tagli per circa 4.000 miliardi di dollari spalmabili in 10 anni attraverso l'allungamento dell'età pensionabile, il limite all'assistenza sanitaria e la cancellazione di agevolazioni e benefici fiscali. La proposta però è caduta nel vuoto, perché il Congresso non l'ha presa in considerazione.
L'anno successivo si è creato un Supercomitato intento a tagliare la spesa, ma un grande accordo tra l'allora presidente Barack Obama e i repubblicani al Congresso si è impantanato in lunghe discussioni che non hanno portato a nulla.
L'amministrazione Trump ha promesso nel 2016 di pareggiare il bilancio in un tempo rapido, ma alla fine del suo mandato il debito degli Stati Uniti è arrivato a un livello record.
In realtà, i fallimenti di tutti i tentativi messi in atto si sono materializzati allorché i soggetti coinvolti si sono resi conto che bisognava fare tagli significativi a programmi popolari come la previdenza sociale, Medicare e Medicaid. E questo, tra l'altro, avrebbe fatto perdere non pochi voti.