I dazi USA hanno avviato un meccanismo che rischia di ribaltare uno status quo che esiste da decenni nei rapporti commerciali tra gli Stati Uniti e i Paesi di tutto il mondo. Il 2 aprile 2025, il presidente alla Casa Bianca
Donald Trump ha annunciato una serie di tariffe su praticamente tutti i partner commerciali. Questo ha scatenato una reazione soprattutto dalla Cina, dando vita a una guerra commerciale senza esclusione di colpi.
Nel frattempo i mercati hanno conosciuto una volatilità che non si vedeva dai tempi della pandemia che, molto probabilmente, è stata tra le cause che hanno portato ad una frettolosa marcia indietro da parte del tycoon.
Ma perché Trump ha introdotto i dazi? Le tariffe sono state introdotte perché gli Stati Uniti hanno una bilancia commerciale in deficit con molti Paesi (acquistano più di quanto vendono). I dazi servono quindi per riequilibrare i conti. Trump ha definito il 2 aprile come il "giorno della liberazione", ossia il giorno in cui "si mette fine ad anni di comportamenti sleali verso gli Stati Uniti". Ma com'è realmente la bilancia commerciale americana? E come possono i dazi realmente riequilibrarla?
La bilancia commerciale USA nel 2024
Stando ai dati diffusi dal
Bureau of Economic Analysis del governo americano, nel 2024 gli Stati Uniti hanno effettuato esportazioni per 3.191,6 miliardi di dollari, in aumento di 119,8 miliardi di dollari rispetto al 2023, e importazioni per 4.110 miliardi di dollari, +253,3 miliardi di dollari rispetto a 12 mesi prima.
Giocoforza, il deficit di beni e servizi del Paese è risultato di 918,4 miliardi di dollari. Ciò riflette un incremento del 14% a 1.211,7 miliardi di dollari del deficit di beni e del 5,4% a 293,3 miliardi di dollari del surplus di servizi. Nell'ambito delle esportazioni, 2.083,3 miliardi di dollari hanno riguardato i beni e 1.107,8 miliardi di dollari i servizi. Sul fronte delle importazioni, 3.295,6 miliardi di dollari sono riferiti alle merci e 814,4 miliardi di dollari ai servizi. Di seguito vediamo una tabella dell'evoluzione negli ultimi 5 anni della bilancia commerciale negli Stati Uniti.
Ecco la situazione con i singoli Paesi
Scendendo nel dettaglio dei singoli Paesi, si evince che la stragrande maggioranza di essi è in surplus rispetto agli Stati Uniti. In particolare, l'Unione europea ha aumentato l'eccedenza nel 2024 di 26,9 miliardi di dollari su base annua a 235,6 miliardi di dollari. Ciò per effetto di esportazioni verso gli USA di 605,8 miliardi (+29,4 miliardi a/a) e importazioni di 370,2 miliardi di dollari (+2,6 miliardi di dollari a/a).
Anche con Taiwan, nazione chiave per l'esternalizzazione della produzione e la fornitura di componenti essenziali nel settore tecnologico, gli Stati Uniti sono in deficit per 73,9 miliardi di dollari (+26,1 miliardi di dollari a/a). Lo scorso anno, gli USA hanno esportato nell'isola per 42,3 miliardi di dollari (+2,4 miliardi a/a) e importato per 116,3 miliardi di dollari (+28,5 miliardi di dollari a/a).
Tra i pochi Paesi con cui gli Stati Uniti risultano in surplus figurano i Paesi Bassi. L'eccedenza nel 2024 è stata di 55,5 miliardi di dollari, in aumento su base annua di 12,7 miliardi di dollari. Questo è stato frutto di esportazioni per 89,6 miliardi di dollari (+8,3 miliardi a/a) e importazioni per 34,1 miliardi di dollari (-4,4 miliardi a/a).
Facendo un riepilogo dei principali Paesi con cui gli Stati Uniti hanno rapporti commerciali, ecco come risulta la bilancia dei pagamenti. A fianco di ogni Paese è indicato sia il surplus/deficit americano a fine 2024, sia i dazi reciproci previsti e messi in pausa fino a luglio.
Surplus
Paesi Bassi 55,5 miliardi di dollari - dazi 20%
America meridionale e centrale 47,3 miliardi di dollari - 10%
Hong Kong 21,9 miliardi di dollari
Australia 17,9 miliardi di dollari - dazi 10%
Regno Unito 11,9 miliardi di dollari - 10%
Deficit
Cina 295,4 miliardi di dollari - 125%
Unione europea 235,6 miliardi di dollari - 20%
Messico 171,8 miliardi di dollari - 25%
Vietnam 123,5 miliardi di dollari - 46%
Irlanda 86,7 miliardi di dollari - 20%
Germania 84,8 miliardi di dollari - 20%
Taiwan 73,9 miliardi di dollari - 32%
Giappone 68,5 miliardi di dollari - 24%
Corea del Sud 66 miliardi di dollari - 25%
Canada 63,3 miliardi di dollari - 25%
India 45,7 miliardi di dollari - 26%
Thailandia 45,6 miliardi di dollari - 36%
Italia 44 miliardi di dollari - 20%
Svizzera 38,5 miliardi di dollari - 31%
Malesia 24,8 miliardi di dollari - 24%
Indonesia 17,9 miliardi di dollari - 32%
Francia 16,4 miliardi di dollari - 20%
Austria 13,1 miliardi di dollari - 20%
Svezia 9,8 miliardi di dollari - 20%