Le banche globali potrebbero tagliare fino a 200 mila posti di lavoro nei prossimi 3-5 anni a causa dell'intelligenza artificiale. È quanto risulta da un'analisi effettuata da Bloomberg Intelligence, secondo cui la nuova tecnologia sostituirà una miriade di attività oggi svolte dagli esseri umani.
Lo studio si basa su interviste a 93 Chief information and technology officer dei vari istituti finanziari, che si aspettano un taglio del 3% della forza lavoro. Banche come JP Morgan Chase, Citigroup e Goldman Sachs prevedono un calo dell'occupazione ancora più pronunciato, che si aggira tra il 5% e il 10% dell'organico complessivo.
Tra i posti più a rischio figurano il back office, il middle office e il personale che svolge le operazioni. I cambiamenti arriverebbero via via che i bot gestiscono le varie funzioni per i clienti, attraverso mezzi sempre più sofisticati. "Tutti i lavori che comportano attività di routine sono a rischio", si legge nel rapporto. Tuttavia, lo studio rileva che l'intelligenza artificiale non sterminerà completamente i posti di lavoro, ma darà il via a un'autentica trasformazione.
Banche: ecco i vantaggi dall'intelligenza artificiale
Il dibattito circa gli effetti "collaterali" dell'intelligenza artificiale sull'occupazione è da diverso tempo al centro del dibattito tra analisti, economisti ed esperti delle risorse umane nelle aziende. Queste hanno investito molto nell'automazione in modo da rendere più veloce ed efficiente il processo operativo, proiettando maggiori ritorni nel tempo.
In passato, le grandi banche americane avevano già avvertito come l'AI (Artificial Intelligence) avrebbe rivoluzionato il mondo del lavoro non solo nel proprio settore, ma ovunque. In un rapporto di giugno scorso, Citigroup aveva affermato che l'automazione ha un elevato potenziale nel 54% dei lavori nell'industria bancaria. L'Amministratore delegato di JP Morgan, Jamie Dimon, già nel 2023 aveva parlato di eliminazione di alcune posizioni, non senza però precisare che l'intelligenza artificiale avrebbe migliorato la qualità della vita dei lavoratori.
Ma quali sarebbero i vantaggi in termini economici per le banche? La ricerca di Bloomberg Intelligence mette in evidenza come tutto ciò si traduca in un miglioramento della produttività attraverso la modernizzazione dei sistemi IT per accelerare i processi e ridurre i costi. Giocoforza, ci sarà un incremento dei ricavi e degli utili. Scendendo nei dettagli, l'80% delle banche si aspetta un aumento delle entrate incrementali di almeno il 5% nei prossimi 3-5 anni e un balzo dei profitti ante-imposte del 12%-17% in più, equivalente a 180 miliardi di dollari.