Le riunioni delle Banche centrali sono riunioni periodiche del Comitato di politica monetaria di una banca centrale. I componenti dell’istituto valutano l’efficacia della politica monetaria esistente per l’attuale fase del ciclo economico. In qualità di massima autorità monetaria di un Paese o di un blocco di Paesi (vedi la BCE in Eurozona), la Banca centrale è responsabile della creazione di un ambiente economico che faciliti una crescita sostenibile.
Le principali Banche centrali come la Federal Reserve, Banca centrale europea (BCE) e la Bank of England (BoE), tra le altre, hanno incontri regolari durante l’anno, meeting nei quali valutano i risultati delle azioni di politica monetaria attuate in precedenza ed eventualmente prendono nuove misure, se necessario (qui trovi i calendari della Fed, BCE e della BoE per il 2023).
Riunioni Banche centrali: perché sono così importanti?
Gli interventi delle Banche centrali mirano a stimolare o rallentare la crescita economica modificando l’offerta di moneta in circolazione. La Banca centrale può decidere di utilizzare gli strumenti a sua disposizione per riportare l’economia in carreggiata. I metodi di intervento includono le decisioni sui tassi di interesse, operazioni di mercato aperto e requisiti di riserva minima.
Ogni strumento determina un impatto significativo sul valore della moneta nazionale rendendola più o meno disponibile. Eventuali correzioni di rotta vengono decise durante le riunioni della banca centrale e poi condivise con il pubblico con un annuncio ufficiale seguita solitamente dalla conferenza stampa del governatore dell’istituto.
Lo scopo è quello di sintetizzare le attuali prospettive sull’economia e spiegare il ragionamento alla base delle azioni scelte. Inoltre, vengono successivamente pubblicati i verbali della riunione, che rivelano le discussioni, le prospettive e i voti dei singoli membri del Comitato di politica monetaria.
L’obiettivo principale di una Banca centrale è quello di mantenere la stabilità dei prezzi durante la crescita economica, trainata principalmente dalla spesa dei consumatori. Quando le persone spendono di più, la crescente domanda fa aumentare i prezzi e aggiunge valore all’economia, mentre quando la spesa è bassa, l’accumulo di offerta fa scendere i prezzi.
Il ritmo di variazione dei prezzi al consumo di beni e servizi viene misurato utilizzando il tasso di inflazione. Mentre un livello di inflazione intorno al 2% è considerato l’obiettivo a medio termine degli istituti centrali, salutare per una crescita economica sostenibile, un tasso di inflazione troppo alto o troppo basso può portare a problemi. Le Banche centrali di solito preferiscono utilizzare i tassi di interesse come primo passo per intervenire sull’economia.
Non solo riunioni: occhi sulle conferenze stampa e sui verbali
Le decisioni sui tassi di interesse non sono l’unico fattore che determina il comportamento del mercato. I principali attori come le istituzioni finanziarie e i grandi investitori basano le loro posizioni su come si svilupperà l’economia nel lungo periodo. Per avere un’idea di ciò, gli investitori istituzionali si sintonizzano sulla conferenza stampa del presidente della banca centrale dopo la riunione, ma analizzano anche i verbali della riunione quando verranno pubblicati nei giorni successivi.
Ad esempio, nei verbali della riunione della Fed, gli investitori analizzano le discussioni tenute tra i membri del FOMC per capire come vedono le condizioni attuali e future. Cercano di leggere tra le righe per vedere quali membri hanno sostenuto o resistito alla decisione presa durante il meeting. Una volta che le informazioni sono state metabolizzate, gli investitori iniziano a prendere le loro posizioni in base alle decisioni che si aspettano che la banca centrale prenda in futuro.
Banche centrali: l'effetto sui mercati
Tutti gli asset sono influenzati dalle decisioni di politica monetaria e ancor di più dalle parole dei governatori delle Banche centrali durante le conferenze stampa. Le decisioni delle Banche centrali possono avere un forte impatto sui tassi di cambio che coinvolgono la valuta di riferimento.
Ad esempio, la decisione sulla variazione dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve avrà un effetto sul dollaro USA, sulle azioni, indici azionari (S&P 500, DJIA e in particolare il NASDAQ 100 e Composite) e obbligazioni statunitensi, nonché sulle materie prime espresse in dollari USA.
Modificando i tassi di interesse di un Paese o la quantità di denaro in circolazione, una Banca centrale spesso modifica anche il valore della valuta del Paese. A volte questo risultato è intenzionale, perché in genere una valuta più debole è positiva per il commercio internazionale, a volte è un effetto collaterale degli sforzi degli istituti centrali per promuovere la crescita economica e la stabilità dei prezzi nel Paese.