- Mercati in ripresa dopo i crolli dei gironi scorsi
- Dati macro di Usa e Cina in calo
- La Fed pronta ad agire per sostenere l'economia
Dopo la batosta dei giorni scorsi, oggi i mercati stanno annunciando una possibile ripresa. Infatti le borse asiatiche tendono a registrare trend positivi.
I dati macro della Cina
A dare la spinta sono le previsioni per una prossima decisione Fed circa una possibile politica monetaria più espansiva. Gli analisti sembrano essere concordi sul fatto che Jerome Powell e il board della banca centrale americana, optino per un taglio di un quarto di punto sugli attuali livelli dei tassi di interesse. Anche perché gli ultimi dati macro in arrivo dalla Cina, nello specifico il pmi manifatturiero Markit/Caixin, non è andato oltre i 40,3 punti, ben al di sotto delle previsioni che speravano in un 45,7. Paradossalmente, anche quest’ultimo dato sarebbe stato comunque lontano dai 51,1 punti di gennaio e al di sotto dello spartiacque dei 50 punti che divide la crescita dalla contrazione.
La situazione di Washington
Il pericolo per Washington, però, oltre che economico è anche, letteralmente, sanitario. Infatti, secondo le proiezioni delle autorità, le strutture non avrebbero i mezzi per fronteggiare sul campo l’emergenza. Non solo ma anche le caratteristiche stesse del sistema sanitario statunitense costituirebbero un problema essendo in gran parte in mano ai privati. Il tutto in una nazione in cui una parte della popolazione (27,5 milioni di persone per la precisione) non ha alcuna assicurazione per coprire i costi e tanto meno le risorse economiche per provvedere di tasca propria agli esami e alla eventuale degenza.
Le previsioni di Goldman sulla Fed
Ma a dare man forte alle previsioni degli esperti circa una Fed particolarmente accomodante, è anche Goldman Sachs secondo cui la banca centrale Usa, infatti, potrebbe reagire in modo aggressivo alla diffusione del Coronavirus nel mondo, diffusione che adesso si è registrata anche negli States con la seconda vittima. Con l’aumentare delle paure per un rallentamento globale, la Fed potrebbe annunciare il taglio di 50 punti base già nella prossima riunione prevista tra il 17 e il 18 marzo. Un taglio che potrebbe portare il 2020 a vedere un saldo di circa 100 punti base (pari all’1%) in meno, sul costo del denaro. Gli ultimi dati macro a stelle e strisce indicano una serie di diminuzioni sia su vendite e ordini sia su prezzi della produzione e dei materiali. Tutti sintomi, specificano da Goldman, di possibili paure circa un’epidemia che potrebbe portare, come conseguenza, ad un rallentamento delle forniture.
Il punto di vista della Fed
Non di questo avviso i funzionari della Fed che invece vedono l’economia Usa ben posizionata per riuscire a competere con le altre nazioni anche in caso di rischio epidemico. Il numero uno della Fed ha recentemente dichiarato di essere in grado di agire per riuscire a gestire la situazione con “strumenti e modalità appropriate per sostenere l’economia”.