Per quanto Warren Buffett sia uno straordinario uomo d'affari, come pochi ce ne sono stati nel mondo della finanza, anch'egli non è esente da errori grossolani. La differenza rispetto a molti è la sua grande capacità di riconoscerli e soprattutto di imparare da essi. Tuttavia, quando si opera in Borsa a volte si persevera nell'errore, facendosi spesso tradire dal proprio stato emotivo.
Buffett ad esempio non ha mai amato le compagnie aeree in quanto le ritiene poco profittevoli e molto sindacalizzate. Tra l'altro si è ripromesso di non comprare più azioni delle linee aeree dopo la brutta esperienza avuta nel 1989 con US Airways ma, come vedremo, ci è cascato nuovamente nel 2016 acquistando i titoli di quattro grandi aziende del settore, con esiti disastrosi. Di seguito vediamo 10 errori commessi dall'oracolo di Omaha in questo millennio e cosa ne ha tratto in termini di insegnamento.
2003: Walmart
Nel 2003 Buffett ha rinunciato definitivamente ad acquistare le azioni Walmart da cui era tentato da diversi anni. A un certo punto stava comprando 100 milioni di azioni a 23 dollari l'una, ma si è tirato indietro. Il motivo? Il prezzo era leggermente superiore a quello suo ideale.
Nel 2004, l'investitore miliardario ha dichiarato all'assemblea degli azionisti di Berkshire Hathaway - la società finanziaria che controlla e gestisce - che lo sbaglio è costato all'azienda 10 miliardi di dollari. Nel 2019, quei 100 milioni di azioni avrebbero avuto un valore di circa 12 miliardi di dollari, senza contare i dividendi.
L'insegnamento che ne ha tratto dall'esperienza è che non c'è un prezzo perfetto e pagare un po' di più rispetto a quello che si ha in mente non è la fine del mondo, sempre se si pensa che quella azione sia sottovalutata.
2006-2014: Tesco
La prima volta che Buffett ha acquistato le azioni Tesco è stato nel 2006. Allora si trattava della più grande catena di negozi di generi alimentari del Regno Unito. Tuttavia, una cattiva gestione ha comportato un declino costante della redditività dell'azienda. Nel 2012 è arrivato un profit warning e cosa ha fatto Buffett? Ha aumentato la partecipazione azionaria.
Errore clamoroso, perché le azioni hanno continuato a perdere valore e tra il 2013 e il 2014 il re del value investing ha venduto tutta la quota registrando una perdita di 444 milioni di dollari. Da tutto ciò Buffett ha imparato che non bisogna tergiversare quando ci sono una serie di segnali in serie che rendono l'investimento perdente.
Sulla vicenda, nella lettera agli azionisti del 2017 Buffett ha scritto: "Nel mondo degli affari, le cattive notizie spesso arrivano in serie: vedi uno scarafaggio in cucina e, con il passare dei giorni, fai la conoscenza di tutti i suoi parenti".
2008: ConocoPhillips
ConocoPhillips è un classico esempio in cui Buffett si è lasciato tradire dalle emozioni, smentendo la sua massima che bisogna acquistare "quando scorre il sangue nelle strade". Invece, il guru della finanza ha comprato le azioni dell'azienda petrolifera statunitense quando il petrolio era vicino ai massimi. La mossa è costata al grande investitore svariati miliardi di dollari.
2011: Lubrizol Corporation
Nel 2011 Buffett ha investito circa 9 miliardi di dollari per le azioni Lubrizol Corporation. In realtà si è fatto convincere da David Sokol, executive allora di Berkshire. Buffett si è fidato non approfondendo la valutazione dell'azienda. Sokol poco più tardi ha rassegnato le dimissioni dall'azienda e l'investimento non è andato a buon fine. Qui subentrano i concetti sulla reputazione che il 94enne miliardario considera sacri.
2011: IBM
IBM è stato il primo vero investimento di Buffett in una società tecnologica, contravvenendo al suo credo di stare lontano dal settore. Nel 2011 Berkshire ha acquistato 64 milioni di azioni per 10,7 miliardi di dollari, a un prezzo medio di 170 dollari ciascuna. Il suo amministratore delegato è stato più che altro colpito dai servizi derivanti dall'esternalizzazione della tecnologia informatica di IBM.
Ma la posizione dell'azienda è stata erosa dall'avvento del cloud computing, al che Buffett ha iniziato a perdere fiducia. Così il magnate americano ha venduto una prima tranche di azioni quando sono salite a 180 dollari e il resto a maggio del 2018 a 140 dollari.
2013: Energy Future Holdings
Nel 2013 Buffett ha puntato sul produttore di elettricità texano Energy Future Holdings. Si trattava di un'azienda che faceva un ampio ricorso al debito. Una caratteristica, questa, che di norma il re di Wall Street non ha mai apprezzato. Nell'operazione si è trovato ad acquistare circa 2 miliardi di dollari di debito.
Il punto è che ha eseguito la transazione senza consultarsi con il suo amico e socio in affari
Charlie Munger, che ha fatto sempre da cassa di risonanza per le sue idee ma esprimendo anche il suo disaccordo senza remore, se era il caso. Nella lettera agli azionisti di quell'anno, Buffett ha ammesso lo sbaglio. "È stato un grande errore. La prossima volta telefonerò a Charlie", ha scritto.
2013-2015: Kraft Foods e H.J. Heinz Co.
Berkshire Hathaway e 3G Capital hanno acquistato nel 2013 H.J. Heinz Co. per una cifra di 28 miliardi di dollari, per poi eseguire una fusione nel 2015 con Kraft Foods investendo altri 10 miliardi di dollari. Buffett considerava quella risultante dalla fusione "un'azienda meravigliosa", ma la concorrenza nel settore private-label di colossi come Walmart, Kirkland di Costco, Target e Kroger ha reso il business dell'azienda meno interessante. In un'intervista Buffett ha ammesso di aver pagato troppo.
2016: Precision Castparts Corporation
Nel 2016 Berkshire ha comprato Precision Castparts Corporation, la prima fornitrice al mondo di componenti per il settore aerospaziale. L'investimento è stato di 32,1 miliardi di dollari, ma Buffett aveva fatto male i calcoli. In realtà, la società tedesca Schulz Holding, controllata da Precision aveva gonfiato il proprio valore contabile. "Mi sono sbagliato nel calcolo del prezzo giusto da pagare", ha riconosciuto in seguito l'investitore di Omaha.
2016: le compagnie aeree
Come anticipato all'inizio del testo, Buffett è stato nuovamente attirato nella trappola delle compagnie aeree dopo la pessima esperienza del 1989 con US Airways. Un po' trainato dai suggerimenti dei suoi grandi collaboratori, Todd Combs e Ted Weschler, un po' pensando al consolidamento in atto nel settore, nel 2016 Buffett ha investito nei quattro giganti dell'aviazione americana, come segue:
- Southwest Airlines, di cui ha acquistato 53,65 milioni di azioni del valore complessivo di 2,89 miliardi di dollari;
- Delta Airlines, di cui ha comprato 70,91 milioni di azioni sborsando 3,75 miliardi di dollari;
- American Airlines, di cui ha rastrellato 43,70 milioni di azioni pagando 1,20 miliardi di dollari;
- United Airlines, di cui ha portato a casa 21,94 milioni di azioni del valore di 1,91 miliardi di dollari.
L'avvento del Covid nel 2020 ha trasformato quell'investimento in un bagno di sangue. Le azioni sono state liquidate nel primo trimestre di quell'anno e la perdita subita ha contribuito alla più grande batosta subita da Berkshire in un trimestre: 50 miliardi di dollari di passivo.
Chiaramente un evento ineluttabile come la pandemia non poteva essere previsto, ma ciò non toglie la validità di quanto ha sempre sostenuto Buffett sulle compagnie di volo, ossia che sono estremamente sensibili ai cicli economici.
2019: Amazon
Come può definirsi un errore aver acquistato azioni Amazon nel 2019, quando ad oggi il titolo del più grande e-commerce del mondo ha polverizzato ogni record storico? Lo sbaglio secondo Buffett è stato quello di non averlo fatto prima.
In questo ha avuto un peso la sua contrarietà verso la tecnologia, anche se il guru della finanza ha sempre avuto un grande apprezzamento per Jeff Bezos, definito da Buffett come il più talentuoso imprenditore dell'ultima generazione. "Sono rimasto colpito da Bezos fin dall'inizio, non avrei mai pensato che riuscisse a fare quello che ha fatto", ha dichiarato nel 2017.