Quando si parla di petrolio, la figura di Mohammed bin Salman occupa spesso un ruolo centrale. Spesso indicato con le iniziali MBS, è il principe ereditario e primo ministro dell'Arabia Saudita, il principale esportatore e il secondo produttore di greggio al mondo. Il suo Regno ha prodotto ricchezze importanti grazie al commercio della sua risorsa primaria, investendo negli ultimi anni in svariati settori per diversificare le fonti di entrata.
Riyadh oggi è presente nel business delle infrastrutture, dei viaggi, dei trasporti, degli immobili, dello sport e dell'intrattenimento, solo per citare alcune tra le aree principali. Lo Stato arabo si affaccia quindi al mondo più evoluto e innovativo a livello internazionale. Tuttavia, Mohammed bin Salman è stato coinvolto in vicende torbide che hanno riguardato i diritti umani e sollevato l'indignazione generale. Ripercorriamo quindi la storia e i fatti salienti che lo riguardano.
Sommario
Mohammed bin Salman: carriera politica
Mohammed bin Salman è nato a Gedda, la seconda città dell'Arabia Saudita dopo Riyadh, il 31 agosto 1985, dall'attuale re Salman e dalla sua terza moglie Fahda bint Falah bin Sultan Al Hithalayn. Quindi è principe ereditario e primo successore al trono. Dopo le scuole e la laurea, ha svolto lavoro di consulenza presso il gabinetto saudita, ma è entrato ufficialmente in politica nel 2009 come consigliere speciale del padre nel governo della provincia di Riyadh. Da lì è cominciata la sua grande ascesa, diventando Segretario Generale del Consiglio di Riyad, consigliere speciale del presidente del Consiglio della "Fondazione Re ʿAbd al-ʿAzīz per la Ricerca e gli Archivi" e membro del Consiglio della "Fondazione Albir" con sede nella provincia di Riyadh.
Il salto di qualità è avvenuto però a novembre 2011, quando il principe ereditario Sulṭān è deceduto. A quel punto il principe Salmān è stato nominato secondo vice primo ministro e ministro della Difesa, nominando a sua volta il figlio Mohammed come consigliere privato. Con la morte del re Abd Allāh e la conquista del trono da parte del padre il 23 gennaio 2015, bin Salman è diventato ministro della Difesa e Segretario Generale della Corte Reale. Solo sei giorni più tardi è stato investito del ruolo di presidente del Consiglio per gli Affari Economici e di Sviluppo, istituito lo stesso giorno.
Come ministro della Difesa ha dovuto affrontare la difficile situazione dei disordini politici nello Yemen, con gli Houthi che avevano preso il controllo della regione settentrionale. L'intervento militare dell'Arabia Saudita era finalizzato a riportare l'ordine attaccando i ribelli nello Yemen.
Il 21 giugno 2017 Mohammed bin Salman è stato nominato principe ereditario e da quel momento è divenuto una figura centrale nel panorama geopolitico mondiale non solo sulle questioni inerenti al petrolio, ma anche per il ruolo importante che l'Arabia Saudita poteva svolgere nell'ambito delle tensioni tra Israele e Palestina.
Il Saudi Vision 2030 e il PIF
Uno dei passi più significativi della sua carriera a livello economico-politico è stata la presentazione del
Saudi Vision 2030 il 26 aprile 2016. Si è trattato di un piano strategico in vari punti, tra i quali:
- la trasformazione del colosso petrolifero del Regno, Saudi Aramco in una holding;
- l'obiettivo di 2.000 miliardi di dollari di patrimonio gestito da parte del Public Investment Fund (PIF), il fondo sovrano del Regno, con lo scopo di investire in settori non petroliferi come il turismo, gli immobili, lo sport e l'intrattenimento.
Tutto ciò è finalizzato a sganciare il Paese dalla dipendenza del petrolio entro il 2030 e rimuovere le difficoltà del bilancio pubblico. Contestualmente, il piano strategico prevedeva un aumento di tasse e tariffe su valore aggiunto, beni di lusso, pedaggi autostradali e prezzo della benzina, nonché un taglio delle spese militari e dei sussidi.
L'IPO di Saudi Aramco e il crollo del petrolio nel 2020
A dicembre 2019 il principe ereditario Mohammed bin Salman ha deciso di
quotare alla Borsa di Riyadh il colosso petrolifero statale Saudi Aramco, collocando in fase di
IPO circa l'1,5% del capitale. Il resto è rimasto di proprietà dello Stato, in parte attraverso il fondo sovrano PIF. Gli investitori sono stati particolarmente attratti dal
maxi-dividendo di 75 miliardi di dollari, che la società ha difeso strenuamente anche negli anni successivi nonostante le turbolenze di mercato.
Pochi mesi più tardi, ossia nella primavera del 2020, bin Salman ha dovuto affrontare una questione molto grossa derivante dallo shock pandemico che ha letteralmente affossato le quotazioni del petrolio.
Contestualmente, all'interno dell'OPEC+ si è consumato uno scontro sull'offerta del greggio tra i due pesi massimi del cartello, l'Arabia Saudita e la Russia, il che ha spinto il prezzo dei future in territorio negativo per la prima volta nella storia. La situazione è stata appianata in seguito, mentre le quotazioni della materia prima risalivano gradualmente.
Mohammed bin Salman: le vicende torbide
Il 27 settembre 2022 Mohammed bin Salman è stato nominato ufficialmente primo ministro dal re Salmān, assumendo in questo modo di diritto anche l’autorità esecutiva del Paese, che già comunque deteneva di fatto. Il suo è un governo autoritario, che reprime i dissidenti politici attraverso metodi brutali come l'incarcerazione e la tortura.
Nel 2019 l'ONU ha accusato il leader saudita di aver ordito l'assassinio del giornalista Jamal Khashoggi, sebbene egli si sia dichiarato estraneo alla vicenda. Anche un rapporto della CIA del 2021 è arrivato alle stesse conclusioni dell'ONU.
Bin Salman è stato coinvolto altresì nella crisi diplomatica con il Qatar e con il Canada nel 2018 e nell'epurazione del 2017 degli oppositori politici ed economici con il sequestro di un patrimonio complessivo fino a 800 miliardi di dollari.
Vita privata e riconoscimenti
Mohammed bin Salman è sposato dal 2008 con la principessa Sara, figlia del principe Mashour bin 'Abd al-'Aziz nonché sua cugina, con la quale ha avuto tre figli maschi e due femmine. Nel corso della sua vita ha finora conseguito una serie di onorificenze, come di seguito elencato:
- Collare dell'Ordine di Isa bin Salman Al Khalifa a Bahrain il 25 novembre 2018;
- Gran Cordone dell'Ordine della Repubblica tunisina il 28 novembre 2018;
- Cavaliere di I Classe dell'Ordine del Pakistan il 18 gennaio 2019;
- Collare dell'Ordine di Zayed degli Emirati Arabi Uniti il 7 dicembre 2021;
- Collare dell'Ordine civile dell'Oman il 7 dicembre 2021;
- Collare dell'Ordine di Mubarak il Grande in Kuwait il 21 dicembre 2021;
- Collare dell'Ordine di Hussein ibn' Ali di Giordania il 21 giugno 2022;
- Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine di Jaroslav il Saggio in Ucraina il 30 dicembre 2023.