Gestore di fondi, Matthew McLennan oggi ricopre la carica di co-head del team Global Value e asset manager presso First Eagle Investment, società che vanta circa 160 miliardi di dollari di masse gestite. Il suo ingresso nei mercati finanziari è avvenuto un anno prima della grande crisi del 2008 e McLennan negli anni ha imparato come approcciarsi ai mercati, seguendo alcune regole fondamentali per resistere alle sue intemperie e restare profittevoli nel lungo termine.
Matthew McLennan: quali regole seguire negli investimenti
McLennan parte dal presupposto che il futuro nei mercati riserva sempre maggiori problemi, instabilità e declino. Tuttavia, non si considera un pessimista, ma un "realista informato". Semplicemente il percorso che ognuno di noi segue non è mai lineare, ma costellato da interruzioni periodiche. L'obiettivo quindi è quello di organizzare il portafoglio di investimento e il modo di pensare per essere in grado di sopportare ogni imprevisto, senza limitarsi a sperare che le cose vadano sempre bene. Tenuto conto di questa premessa, l'investitore australiano segue cinque regole per essere resilienti nei mercati finanziari. Vediamole di seguito.
Rispettare l'incertezza
L'incertezza non è un evento accidentale del sistema, ma fa parte di esso. Non è possibile prevedere quando arriveranno le perturbazioni nei mercati, né di quale entità saranno. Tuttavia, occorre aspettarsele e tenersi pronti cercando di limitare i danni. Ciò è possibile eliminando, o quantomeno riducendo, le proprie vulnerabilità. Un esercizio ovviamente non facile, ma di possibile realizzazione mantenendo una certa disciplina.
Ridurre o eliminare il debito
Essere troppo indebitati costringe a fare scelte forzate per ripagare il debito, il che rischia di compromettere la redditività dei propri investimenti. Le domande da porsi in questo caso sono dove si è più fragili e il modo per ridurre le proprie fragilità. Con un esposizione non consona è possibile salvarsi nel breve periodo, ma alla lunga aumenta la probabilità che eventi imprevisti facciano emergere le proprie vulnerabilità.
Non concentrarsi sui guadagni a breve termine
La gran parte dei gestori patrimoniali è ossessionata dall'idea di ottenere profitti a breve termine e soprattutto di battere il benchmark di riferimento. Non è questa la strada. Bisognerebbe in realtà prestare maggiore attenzione a evitare di fallire, restando in partita una volta che si verificano gli shock. Se gli aspetti positivi non avranno bisogno delle nostre attenzioni, perché la crescita di un'economia o il miglioramento della produttività non dipendono dalle nostre azioni nei mercati, allo stesso modo non possiamo permetterci di ignorare gli aspetti negativi.
Evitare l'eccesso di fiducia e l'autocompiacimento
Soprattutto nei periodi di euforia dei mercati, gli investitori tendono a sentirsi invincibili. Ma non bisogna nemmeno ricorrere ai periodi di euforia per confermare questa tesi; basta che alcune operazioni in serie sui mercati finanziari siano vincenti. Questo però è uno degli errori più marchiani che è possibile commettere. Avere eccesso di fiducia nelle proprie capacità e autocompiacersi per la propria operatività rischia di essere deleterio quando le cose cominciano ad andare male. Similmente, non bisogna dimenticare che ciò che è successo in passato non è detto che si ripeta nel futuro.
Cercare un margine di sicurezza
Non bisogna essere pessimisti, paranoici e timorosi, ma quando si investe è importante cercare un
margine di sicurezza essendo consapevoli della propria posizione di rischio. Questo concetto è stato ereditato dal padre fondatore del value investing
Benjamin Graham. Il mentore di
Warren Buffett sosteneva che acquistare titoli il cui valore di mercato è molto più basso rispetto al valore contabile per azione di un'azienda equivale a creare un cuscinetto per mettersi al riparo da errori di valutazione. Con questo si aumenta la probabilità che l'operazione sia profittevole.