Negli ultimi anni si è sentito parlare sempre più spesso di “Stealth QE”, un termine che compare nei dibattiti tra analisti e investitori come una sorta di misterioso motore per i mercati finanziari, anche quando le Banche centrali dicono di non voler più stampare denaro.
Ma che cos’è esattamente questo fenomeno? È una forma di Quantitative Easing mascherato? Oppure solo un modo diverso per mantenere la liquidità in circolazione? In questa guida vedremo cosa si intende per Stealth QE, come funziona, e perché è così importante per capire le dinamiche economiche di oggi.
Un passo indietro: cos’è il Quantitative Easing
Per capire lo Stealth QE bisogna partire dal QE classico. Il Quantitative Easing è una politica monetaria non convenzionale usata dalle Banche centrali per stimolare l’economia quando i tassi d’interesse sono già molto bassi.
In pratica, un'autorità monetaria compra titoli di Stato e altri asset finanziari dalle banche o dagli investitori istituzionali, immettendo così liquidità nel sistema. L’obiettivo è semplice: far circolare più denaro, ridurre i costi di finanziamento e spingere imprese e famiglie a investire o consumare di più.
Il QE ufficiale è dichiarato, pianificato e comunicato al pubblico. Le Banche centrali pubblicano i programmi, le scadenze e i volumi di acquisto, e i mercati si muovono di conseguenza. Ma cosa succede quando questi programmi terminano, eppure i mercati sembrano continuare a ricevere ossigeno? È qui che entra in scena lo Stealth QE.
Cosa si intende per Stealth QE
Il termine Stealth QE significa letteralmente Quantitative Easing nascosto. Non si tratta di una politica monetaria ufficiale, bensì di un insieme di meccanismi indiretti attraverso cui la liquidità continua a fluire nei mercati anche senza un programma di acquisti formale. È come se la Banca centrale, pur dicendo di “chiudere il rubinetto”, lasciasse ancora scorrere acqua da piccoli fori laterali. In pratica, lo Stealth QE può assumere varie forme:
- operazioni di emergenza o temporanee, come i finanziamenti alle banche in difficoltà o i programmi di repo (prestiti garantiti da titoli);
- gestione del bilancio della Banca centrale, ad esempio quando i titoli in scadenza vengono reinvestiti automaticamente in nuovi titoli;
- programmi di liquidità “tecnici” che ufficialmente servono a stabilizzare i mercati, ma che di fatto immettono nuovo denaro;
- interventi tramite istituzioni secondarie, come il Tesoro o fondi di garanzia pubblici, che agiscono in modo coordinato con la Banca centrale.
In sostanza, lo Stealth QE è un QE che non viene chiamato QE, ma che produce effetti simili: più liquidità, tassi bassi e mercati finanziari sostenuti.
Come funziona lo Stealth QE nella pratica
Si Immagini che una Banca centrale abbia dichiarato la fine del QE e abbia iniziato a ridurre il proprio bilancio (cioè a togliere liquidità dal sistema). Tuttavia, allo stesso tempo, accade qualcosa come:
- un settore bancario che mostra segni di stress;
- un aumento improvviso della domanda di dollari o euro nel mercato interbancario;
- una crisi geopolitica che fa impennare la domanda di sicurezza finanziaria.
In questi casi, l'istituto monetario può effettuare un intervento senza chiamarlo QE, fornendo denaro alle istituzioni finanziarie tramite operazioni a breve termine. Per fare un esempio pratico,
nel 2023 la Federal Reserve ha attivato il Bank Term Funding Program (BTFP), un programma lanciato per aiutare le banche in difficoltà dopo il crollo di Silicon Valley Bank. Ufficialmente non era Quantitative Easing, ma il risultato è stato lo stesso: un aumento della liquidità nel sistema e un sostegno implicito ai mercati.
Un'altra situazione pertinente è il reinvestimento dei titoli in scadenza. Quando la Banca centrale riceve il rimborso di un’obbligazione che possiede, può scegliere di usare quei fondi per comprarne un’altra. Questo evita che la liquidità venga drenata, mentre l'istituto mantiene il bilancio "stabile". Anche qui, tecnicamente non si "espande" il bilancio, ma si evita che si riduca. È un modo discreto di mantenere i rubinetti aperti.
Perché si parla tanto di Stealth QE
Lo Stealth QE è diventato un tema caldo perché molti osservatori notano una contraddizione apparente:
le Banche centrali parlano di stretta monetaria e lotta all’inflazione, ma i mercati azionari e obbligazionari continuano a salire come se la liquidità non fosse mai finita. Questo accade proprio perché, dietro le quinte, ci sono ancora meccanismi che mantengono il flusso di denaro attivo, anche se non in modo esplicito.
Per gli investitori, capire lo Stealth QE significa leggere tra le righe delle politiche monetarie ufficiali. In pratica, vuol dire guardare non solo ai comunicati stampa di una Banca centrale, ma anche ai dati sul bilancio, alle operazioni repo, ai programmi speciali di sostegno, e financo ai flussi di liquidità provenienti dai governi.
In conclusione, lo Stealth QE è la versione discreta e meno trasparente del Quantitative Easing. Non viene annunciato con fanfare né spiegato nei dettagli, ma rappresenta una forma di sostegno implicito ai mercati. Serve a evitare crisi improvvise e a mantenere la stabilità finanziaria, ma allo stesso tempo può creare distorsioni, gonfiare i prezzi degli asset e rendere più difficile "normalizzare" la politica monetaria.