La Bank of England ha lanciato un nuovo avvertimento sui rischi legati all’euforia per l’intelligenza artificiale, segnalando che una “forte correzione dei mercati” potrebbe verificarsi qualora l’attuale entusiasmo sull’AI dovesse ridimensionarsi.
AI e mercati: arriva l’avvertimento della Bank of England
Nel verbale della sua ultima riunione di politica monetaria, la Banca centrale inglese ha rilevato che le valutazioni azionarie appaiono tese, in particolare per le società tecnologiche focalizzate sull’AI, mentre gli indici restano vicini ai massimi storici grazie ai solidi utili del secondo trimestre.
“La quota di mercato dei cinque principali titoli dell’S&P 500, pari a quasi il 30%, è la più alta degli ultimi 50 anni,” ha osservato la BoE, sottolineando come la concentrazione crescente e l’ottimismo sull’AI rendano i mercati più vulnerabili a eventuali delusioni.
Il rischio, secondo la BoE, è che anche un raffreddamento delle aspettative sui profitti futuri delle aziende legate all’AI possa generare effetti a catena sui mercati globali, con ripercussioni significative per il Regno Unito, economia aperta e centro finanziario mondiale.
Tra i fattori di vulnerabilità, la BoE cita anche la fragilità del credito privato, i recenti fallimenti nel settore auto (First Brands e Tricolor), le tensioni geopolitiche e l’incertezza politica in Paesi come Francia e Giappone.
AI: scenari negativi non pienamente prezzati dai mercati
Pur senza parlare esplicitamente di una bolla, la BoE si unisce a una serie crescente di autorità e investitori - dalla Federal Reserve a Goldman Sachs - che invitano alla prudenza. “I mercati potrebbero non aver pienamente prezzato gli scenari negativi,” conclude la Bank of England, avvertendo che un improvviso aggiustamento potrebbe colpire famiglie e imprese già provate da costi elevati e tassi di interesse alti.