Anche chiamate obbligazioni double currency, le obbligazioni Docu offrono rendimenti più alti rispetto ai bond ordinari. A fronte però di un rischio cambio. Ecco cosa sono, come funzionano e a quali investitori sono adatte questi strumenti finanziari.
Le obbligazioni Docu, anche chiamate obbligazioni “double currency” o “dual currency”, sono particolari titoli che prevedono la possibilità di rimborso in due valute distinte. L’investitore che sottoscrive un’obbligazione Docu può generalmente beneficiare di un più alto rendimento a fronte però di un rischio cambio. L’emittente può quindi valersi di eventuali vantaggi valutari mentre il sottoscrittore fruire di tassi di interessi che sono di norma più alti.
Quotate al MOT di Borsa Italiana (Mercato Telematico delle Obbligazioni), hanno una struttura molto semplice per quanto riguarda il flusso cedolare. Presentano però alcune particolarità con riferimento al rimborso a scadenza. Le obbligazioni dual currency corrispondono al possessore interessi denominati nella medesima valuta del titolo, mentre prevedono per l'emittente una doppia facoltà per rimborsare il prestito: nella medesima valuta di emissione o in una valuta diversa.
La presenza di tale opzione (implicitamente venduta dal sottoscrittore all'emittente) fa sì che il tasso nominale dell'obbligazione sia superiore rispetto al tasso di un'obbligazione ordinaria con pari caratteristiche, per compensare in qualche modo la maggior rischiosità tipica del mercato dei cambi. Tale differenza rappresenta quindi il premio dell'opzione stessa. Il regolamento dell'obbligazione deve predeterminare il tasso di cambio al quale verrà calcolato il valore del capitale da rimborsare, che viene prefissato al momento dell'emissione del titolo. Per quanto riguarda la tassazione, l’attuale l’aliquota di imposta italiana applicabile sui proventi derivanti da questo tipo di obbligazioni è pari al 26%.
Esempio pratico
Per facilitare la comprensione di come funzionano questi tipi di obbligazioni, facciamo un esempio pratico. Supponiamo di voler sottoscrivere un'obbligazione Docu con le seguenti caratteristiche:
- Data di emissione: 01/06/2020
- Data di scadenza: 01/06/2025
- Valuta di denominazione: EUR
- Valore nominale: 1.000 EUR o 1.080 USD
- Rimborso a scadenza: 100% del valore nominale
- Cedole fisse annuali: 2,50%
- Tasso di cambio EUR/USD attuale: 1,08
Funzionamento
A scadenza è previsto il rimborso integrale del valore nominale iniziale pari a 1.000 euro nel caso in cui il tasso di cambio EUR/USD sia inferiore a 1,08 alla data di valutazione finale (1 giugno 2025). In caso contrario, l’investitore riceverà un importo fisso a scadenza pari a 1.080 dollari per ciascuna obbligazione posseduta. Ciò significa che, in caso di deprezzamento del dollaro USA rispetto all’euro, quindi in presenza di un tasso di cambio EUR/USD effettivo superiore a 1,08, l’investitore subirà una perdita in euro sul capitale investito tanto maggiore quanto più alto sarà il tasso di cambio EUR/USD effettivo. Ipotizzando ad esempio un tasso di cambio EUR/USD pari a 1,20, il rimborso a scadenza sarebbe pari a circa 900 euro (una perdita pari al 10%, 100 euro per obbligazione rispetto al valore nominale in euro. Con un a 1,30, il rimborso a scadenza sarebbe pari a circa 830,77 euro (una perdita pari a 169,23 euro per obbligazione).
Considerazioni
Prima di sottoscrivere una obbligazione Docu è quindi fondamentale analizzare l’andamento delle due valute coinvolte (valuta di emissione e possibile valuta di rimborso alternativa). Nel caso precedente questo tipo di obbligazione poteva essere sottoscritta da un investitore con aspettative neutrali o ribassiste sul cambio EUR/USD. Ciò non vieta di acquistare comunque l’obbligazione e implementare simultaneamente strategie di copertura con i derivati sul cambio tramite futures, opzioni o CFD. È inoltre importante ricordare che gli investitori sono esposti al rischio di credito dell’Emittente e del Garante: nel caso in cui questi non siano in grado di adempiere agli obblighi connessi alle obbligazioni, gli investitori potrebbero perdere in parte o del tutto il capitale investito.