I cittadini delle città di Shanghai e Shenzen stanno mettendo in difficoltà il Governo cinese. Solo i social testimoniano le difficoltà e il malumore degli abitanti dei due centri urbani, costretti a rimanere chiusi in casa per la tolleranza zero delle amministrazioni politiche contro il ritorno del Covid-19.
La Borsa cinese fatica a riprendere quota e i capitali presto potrebbero decidere di deviare la loro traiettoria verso porti più remunerativi come ad esempio quello dei sicuri Treasury americani ormai al 2,5% anche sulle scadenze più brevi.
Cina: obiettivo su crescita PIL a rischio
Il Premier cinese nelle ultime settimane è intervenuto diverse volte per ribadire che l’economia sta rallentando (e infatti gli economisti hanno già ribassato le stime di crescita 2022 al 5%), ma la politica monetaria ancora si mantiene prudente ed incerta. Il mercato si aspettava un ribasso dei tassi che di fatto non è stato attuato la scorsa settimana.
Il costo del denaro a 12 mesi è rimasto al 2,85% con la People’s Bank of China che teme di muoversi contro corrente in un contesto di inflazione crescente a livello globale. Un passo falso potrebbe costare caro a Pechino.
Al momento il tasso di inflazione rimane al di sotto del costo del denaro e questo dovrebbe favorire un allentamento monetario anche per alleggerire la pressione sulla valuta cinese in costante rafforzamento negli ultimi mesi.
Rimane però sul terreno il rischio che l’aumento del prezzo delle materie prime si riverberi sui prezzi al consumo causando una situazione decisamente difficile di taglio dei tassi, con l'inflazione che supera il 3%.
Credo comunque sia solo questione di settimane prima che l'ex Impero Celeste intervenga tagliando i tassi per ridare fiato ad un’economia che quest’anno molto probabilmente non riuscirà a centrare l’obiettivo del 5,5% di PIL.
USD/CNY: analisi tecnica e livelli trading
Al momento però non giungono segnali in tal senso dalla PBOC, anche se lato valutario qualcosa si muove. Il grafico di USD/CNY sotto questo punto di vista sembra infatti aprire delle interessanti prospettive per andare short di yuan cinese.
Il cambio è in queste ore alle prese con la critica resistenza di area 6,38. La trendline ribassista che sta guidando il bear market dell’ultimo anno è a serio rischio di violazione verso l’alto e se questo movimento prenderà corpo avremo anche la formalizzazione di un testa e spalle rialzista, visto il passaggio sempre da quelle parti della neckline.
Una rottura della resistenza a quel punto aprirebbe le porte ad un rally verso zona 6,45/6,50 creando le premesse per una fase di debolezza per la divisa cinese. Qualche take profit dopo la corsa forsennata degli ultimi mesi a questo punto pare opportuna sullo yuan.