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Con il rafforzamento del petrolio degli ultimi giorni cambio UsdCad a ridosso di supporti chiave
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All’opposto il canadese contro Euro perde terreno per l’effetto trascinamento della debolezza del Dollaro americano.
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L’economia canadese mostra timidi segnali di risveglio che allontanano rischio ulteriori tagli nei tassi
Quando si parla di cross che hanno l’Euro come valuta principale è ovvio che dobbiamo sempre pensare a alle aspettative sul Dollaro americano perché la sua influenza verso tutte le principali valute mondiali è notevole. Quindi quando analizziamo EurCad le dinamiche in gioco sono due, EurUsd e UsdCad. Tra questi due rapporti di cambio esce fuori EurCad.
Questo per dire che potremmo anche stimare un periodo di forza per una certa valuta contro Euro, ma la dinamica del biglietto verde è come sempre decisiva.
Oggi voglio proprio parlare di un’altra valuta nordamericana, il Dollaro canadese. Una currency storicamente legata ai prezzi delle materie prime che in effetti sta approfittando contro Dollaro USA della forza di un petrolio capace di spingersi ben sopra i 40$ al barile. Osservando il grafico di UsdCad ogni appassionato di analisi tecnica si rende conto della forza con la quale il Loonie sta tentando di violare il supporto che negli ultimi 3 anni sostieneUsdCad. Il momento è decisivo.
Se però guardiamo a EurCad vediamo come la valuta nordamericana sta perdendo terreno contro l’Euro, questo per effetto della dirompente forza della moneta unica europea soprattutto contro il Dollaro americano. Da questo lato ci troviamo di fronte a dei livelli di resistenza molto significativi. A 1. 60 EurCad ha trovato una barriera invalicabile nel 2016, nel 2018 ed a marzo 2020.
Dal punto di vista tecnico quello che trovo molto interessante è il potenziale doppio massimo con doppio minimo interno di EurCad. Una figura molto potente che in caso di formalizzazione aumenterebbe e non poco le prospettive bullish di una divisa.
Al momento faccio fatica pensare a questo tipo di evoluzione, però un ritorno verso la zona della media mobile a 200 giorni in transito attorno a 1.52 non mi pare improbabile se il rally delle materie prime dovesse farsi più consistente nell’ultima parte dell’anno. Già qui a mio modo di vedere i trader potrebbero azzardare uno short EurCad con stop loss prudenzialmente sopra 1.605
Il Pil canadese di maggio è salito del 4,5% rispetto al calo di marzo del 11.7%. Un dato migliore delle attese che però deve fare i conti con il rischio di un rallentamento peggiore del previsto negli Stati Uniti, il principale partner commerciale, a causa della pandemia.
L’inflazione di giugno ha mostrato un inaspettato rialzo dello 0,8% su base mensile (0,7% su base annua) e questo mette probabilmente da parte il rischio di un taglio a zero dei tassi di interesse canadesi attualmente allo 0,25%.
Canada che può offrire rendimenti positivi e superiori, seppur di appena 10 punti base, a quelli statunitensi sulle scadenze a 5 anni. Un elemento questo che potrebbe favorire arbitraggi tutti americani all’interno di un mercato obbligazionario che ormai gioca sui decimali.
Uno sfondamento di UsdCad verso il basso potrebbe comunque essere il segnale inequivocabile che siamo alle porte di un rally ben più poderoso delle commodity. Monitorare con attenzione.