La settimana scorsa il real brasiliano è risultato la valuta peggiore del mondo emergente, con numeri negativi anche più pesanti della debolissima lira turca. Se la divisa di Ankara è scivolata a nuovi minimi storici per il comportamento disastroso di una banca centrale che ha deciso di abbassare i tassi con l’inflazione che sfiora il 20%, sulla divisa latino americana i timori dei mercati si stanno concentrando sulle generose mance elettorali che Bolsonaro vuole elargire alla fascia medio-bassa della popolazione in vista delle elezioni del 2022.
Real brasiliano: quel piano che pesa sulla politica monetaria
Il Presidente vuole estendere le misure previste dal programma di emergenza Covid al 2022, incrementandone la portata e modificando lo “spending cap” previsto dalla Costituzione. Per un Paese che sta tentando di rincorrere l’inflazione alzando ripetutamente i tassi di interesse, alimentare ulteriormente la spesa pubblica non è esattamente quello che serve per diventare virtuosi ed evitare di mettere al servizio del debito una fetta importante di Pil.
Lo stesso Governo appare diviso. Quattro consulenti economici del Ministro delle finanze Guedes si sono dimessi. Alle apparenti ragioni personali si sovrappone il forte dissenso verso il piano di spesa Bolsonaro. Piano che inevitabilmente spingerà ancora più su l’inflazione in un circolo che rischia di diventare molto pericoloso per la necessità di continui rialzi nei tassi.
Oggi è previsto un nuovo meeting di politica monetaria con attese di rialzo nell’ordine dei 150 punti base. Sul mercato la volatilità è salita a livelli importanti e la BCB (banca centrale brasiliana) è tornata ad intervenire sul mercato Forex. Il mercato azionario brasiliano risulta essere il peggiore dell’anno in termini di performance. Il real ha perso per strada tutto quello che di buono aveva fatto fino a poche settimane fa grazie ad un miglior appeal di rendimento dei bond locali.
Real brasiliano: cosa dice l'analisi grafica
Sul cross EurBrl è ben visibile a livello grafico che cosa sta succedendo. Un tentativo di sfondare i supporti di area 6 si è rivelato infruttuoso con la reazione prima contenuta e arginata dalla media mobile a 200 giorni, poi rabbiosa con il break della down trend line ribassista 2021 che ha riportato EurBrl sulle resistenze di 6.6.
La soglia di 6 è fondamentale anche per UsdBrl. Nel rapporto con il dollaro il real ha già toccato nel 2020 e a inizio 2021 questa soglia di resistenza sviluppando un andamento laterale che ora rischia di trovare una via di fuga verso l’alto. Sarebbe quello lo scenario peggiore per il real con un concreto rischio di pulsioni speculative molto forti che costringerebbero la banca centrale a ripetuti interventi.