Il dollaro australiano segnala troppo di ottimismo sulle materie prime tornando indietro dai massimi di inizio mese. Nulla di drammatico considerando che dal mese di febbraio AUD/USD è salito da 0,7 fino a quasi 0,76. Come vedremo tra poco le resistenze tecniche su questo livello sono notevoli e quindi una fase di pullback appare assolutamente normale anche per smaltire un po' di eccessi.
Dollaro australiano: RBA verso aumento dei tassi nel 2022
Sul fronte della politica monetaria la scorsa settimana il bluff della Banca centrale australiana è stato alla fine portato allo scoperto da un mercato che da tempo sta scommettendo su rialzi nel costo del denaro ben più anticipati temporalmente parlando rispetto a quelle che erano state le previsioni della RBA.
Non sarà quindi il 2024 ma piuttosto il 2022 l’anno dell'aumento dei tassi, con un mercato futures che sconta 250 punti base di rialzo nei prossimi 12 mesi. Numeri che fanno adesso concorrenza a quelli previsti sul dollaro americano e che hanno ridato vigore a una divisa australiana mai così short dall’inizio del 2000.
Il mercato del lavoro comincia a soffrire del più classico degli effetti di trasmissione sui salari di un mix di rialzo del costo della vita combinato ad una bassa disoccupazione. Con il boom nei prezzi delle materie prime l’Australia è stata infatti uno dei principali beneficiari sul fronte dei terms of trade con investimenti nel settore minerario e richiesta di forza lavoro tornati a crescere velocemente.
Certamente rimane l’incognita cinese e della frenata economica che nei prossimi mesi potrebbe coinvolgere anche Pechino. La Cina infatti non è esente dagli effetti su scala globale che la guerra tra Ucraina e Russia sta provocando su economie emergenti importatrici e dipendenti dai prezzi delle commodity.
Se a giugno sono attesi dal mercato 25 punti base di aumento del costo del denaro, la corsa della valuta australiana continua a dipendere da due fattori che negli ultimi giorni sono venuti un po' meno. Il differenziale di tasso verso gli Stati Uniti che, con il rendimento decennale sui Treasury volato sopra al 2,7% perde un po' di appeal e il prezzo delle materie prime tra cui il petrolio in ritracciamento sotto i 100 dollari al barile.
AUD/USD: analisi tecnica e livelli trading
Tecnicamente il grafico mostra l’importanza del massimo di ottobre 2021 a 0,755 sul quale AUD/USDha ripiegato. Questo livello rappresenta anche il 61,8% di ritracciamento dell’intero ribasso febbraio 2021 – febbraio 2022 aumentando la significatività di una resistenza che se superata garantirebbe un ritorno sui top 2021 in zona 0,80.
Rimango dell’idea che ogni discesa che arriverà nei prossimi giorni sull'AUD rappresenta un'opportunità di ingresso sposando la tesi di un ampio testa e spalle rialzista che da quasi sette anni sta prendendo corpo, preparando il terreno a una stagione decisamente più interessante per la divisa oceanica rispetto a quello dell’ultima decade. Tra 0,729 e 0,735 si potrebbero trovare i livelli ideali di ingresso long su AUD/USD.