ETF: investire nella lotta al cambiamento climatico con Lyxor

La pandemia di Covid-19 ha acceso ancor più i riflettori sul cambiamento climatico. I piani messi in campo dagli Esecutivi, in particolar modo di quelli europei e statunitensi, mettono a disposizione importanti risorse per la decarbonizzazione. Europa e Stati Uniti puntano a raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, mentre Cina e India, principali responsabili dell’inquinamento a livello globale, pongono questo target rispettivamente al 2060 e 2070.

Di conseguenza, è ragionevole pensare che le prossime politiche saranno incentrate alla transizione energetica, favorendo quelle aziende che fanno del taglio delle emissioni uno dei loro obiettivi principali. Su questo punto, si deve considerare che vi sono 3.100 società che hanno aderito al programma “Race To Zero” promossa dalle Nazioni Unite e che puntano ad azzerare le emissioni nette entro il 2050. Oltre a questo, il 21% delle prime 2.000 società quotate a livello globale ha obiettivi legati alla neutralità carbonica. Questi gruppi contano un fatturato annuo di 14.000 miliardi di dollari.

Per quanto invece riguarda gli investitori, questi hanno sviluppato diverse iniziative a sostegno degli investimenti responsabili come la Net Zero Alliance e la Net Zero Asset Managers Initiative. Con i grandi gestori che guardano sempre più ai criteri di sostenibilità, sempre più compagnie societarie ampliano il proprio impegno sulle tematiche ambientali in modo tale da ricevere risorse.

Su questo punto, è interessante mettere in luce i dati di ETFGI, che hanno mostrato come il 2021 sia un anno record per gli afflussi su ETF ed ETP con criteri ESG. Ad ottobre scorso, sono stati generati investimenti per 130 miliardi di dollari a livello globale, il 49% in più di quanto ottenuto nel 2020. Il report mostra inoltre come gli asset investiti su questi strumenti siano aumentati del 9,1% su base annuale alla fine di settembre passando da 331 a 361 miliardi di dollari.

Investire nella lotta al cambiamento climatico con gli ETF

I risparmiatori possono investire nella lotta al cambiamento climatico con 8 ETF targati Lyxor. Con questi prodotti si possono destinare risorse sul percorso di zero emissioni nette, riducendo l’impronta di carbonio di almeno il 50%. Questa emissione consente anche di proteggere i propri risparmi dall’impatto dell’aumento dei prezzi di globali sui mercati azionari.

Gli strumenti replicano i benchmark Net Zero 2050 PAB e CTB conformi all’articolo 9 dell’SFDR, allineandosi agli standard europei di riferimento nella riduzione delle emissioni di carbonio. L’obiettivo degli strumenti, che coprono i mercati USA, UE ed emergenti, hanno l’obiettivo di limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi centigradi.

Da sottolineare come gli ETF PAB puntano a ridurre l’intensità di carbonio in maniera più radicale, applicando ulteriori filtri atti all’esclusione dei combustibili fossili. Infine, è da mettere in luce come questi sia la prima gamma di ETF europei al mondo in linea con i criteri CTB e PAB.

ETF sul clima Lyxor: ecco quali sono

La particolarità degli ETF sul clima di Lyxor è quella di selezionare e ponderare le società compatibili in maniera collettiva con lo scenario di riscaldamento globale di 1,5 gradi centigradi, il più ambizioso degli Accordi di Parigi. La selezione viene effettuata applicando criteri di selezione ESG aggiuntivi più ampi. Ma quali sono gli ETF sul clima di Lyxor nel dettaglio? Vediamolo nella tabella che specifica l’ISIN, il nome dello strumento, il TER e l’AUM. Ricordiamo che la valuta di quotazione è sempre l’euro.