BCE: ecco i nuovi orari delle riunioni validi dal 21 luglio | Investire.biz

BCE: ecco i nuovi orari delle riunioni validi dal 21 luglio

08 lug 2022 - 12:34

30 nov 2022 - 19:50

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A partire dal meeting del 21 luglio 2022, le riunioni della BCE subiranno una variazione nell'orario di avvio. Ecco tutti i dettagli e cosa attendersi

A partire dal prossimo incontro ufficiale del 21 luglio della Banca Centrale Europea avverrà un grande cambiamento nella programmazione. L'annuncio delle decisioni di politica monetaria non sarà più effettuato alle 13:45, ma verrà posticipato di mezz'ora, alle 14:15. Lo stesso slittamento subirà la conferenza stampa, che non inizierà più alle 14:30, ma avrà luogo a cominciare dalle ore 14:45. Nessuna modifica invece per quel che riguarda il calendario delle riunioni, che rispetterà le date assegnate ( clicca qui per consultarlo). 

 

BCE: ecco cosa attendersi con i nuovi orari

La modifica della scaletta arriva in un momento molto importante, con l'istituto centrale che dovrebbe aumentare i tassi d'interesse per la prima volta dal 2011. Le attese degli analisti sono per una stretta di mezzo punto percentuale, sebbene ci sia ancora chi spera in un incremento più leggero, tenuto conto dei venti recessivi che stanno soffiando sull'Eurozona.

In questi ultimi mesi all'interno del Board si è consumata una lotta intestina tra i falchi e colombe. I primi, rappresentanti dei Paesi più austeri, spingevano per un atteggiamento aggressivo in stile Federal Reserve per combattere l'inflazione. Le seconde, costituite soprattutto dai membri dell'area mediterranea, che temono una recessione e soprattutto che tassi d'interesse alti possano mettere pressione all'elevato debito pubblico dei Paesi.

Una situazione di particolare stress si è avuta il mese scorso, quando i rendimenti dei BTP italiani sono schizzati a oltre il 4%, portando il Governatore Christine Lagarde a convocare una riunione d'emergenza. Nell’occasione, il numero uno dell’Eurotower ha promesso uno scudo anti-spread per frenare la speculazione e calmare i mercati.

Le ultime letture dell'inflazione dell'Eurozona, arrivata all'8,6%, non lascia però moltissime alternative all'ex-FMI rispetto a quella di inasprire la politica monetaria, considerando i danni che il carovita sta producendo sulla popolazione, in particolare sotto il profilo energetico. La conferenza stampa delle 15 quindi avrà un valore particolare, perché si capiranno le intenzioni dell'Eurotower per i mesi a venire, con gli investitori che drizzeranno le antenne per cercare di captare dettagli sugli strumenti promessi da Lagarde per contenere gli spread.

Nell'ultimo meeting della BCE, era stato in pratica annunciato un altro aumento del costo del denaro nel mese di settembre. Occorrerà vedere se nel frattempo l'inflazione abbia raggiunto il picco e si sia preparata alla discesa oppure avrà continuato la sua corsa. Il punto è che, a differenza di quella americana, l'inflazione europea è più agganciata a un discorso di calo dell'offerta piuttosto che di aumento della domanda. Questo significa che se la guerra Russia-Ucraina non termina, difficilmente nel breve si potrà vedere un'inversione di tendenza come sperato da molti.

 

 

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