- La Cina emetterà nuovi regolamenti che impediscono alle aziende cinesi di utilizzare dati di Paesi stranieri;
- Il Ministro degli Esteri Wang Yi accusa gli Stati Uniti di bullismo informatico;
- ByteDance elargisce un bonus a oltre 60.000 dipendenti preoccupati per la situazione di TikTok
La guerra Washington-Pechino continua. Il Governo cinese sta preparando un altro fendente per rispondere alle accuse della Casa Bianca di condivisione dei dati sensibili da parte delle app TikTok e WeChat. Il Consigliere di Stato, nonché Ministro degli Esteri, Wang Yi ha annunciato nella giornata che la Cina farà in modo con una serie di regolamenti di impedire che le aziende tecnologiche cinesi possano far arrivare informazioni attraverso la vendita di prodotti e servizi a Paesi stranieri.
Wang ha ribadito che le regole sulla sicurezza dovrebbero essere rispettate da tutti e richiedere la compartecipazione di ogni Stato. E poi ha lanciato una freccia in direzione USA precisando che alcuni stanno usando atteggiamenti di bullismo con il pretesto della sicurezza.
Ricordiamo che Donald Trump si è scagliato in questi ultimi tempi contro i colossi cinesi del cyberspazio come Huawei bloccando l'export statunitense verso l'hi-tech, Tencent e ByteDance mediante l'ordine del 6 agosto che vieta la diffusione delle loro piattaforme in territorio americano. Dal canto suo il Dragone ha limitato l'accesso nel suo spazio web a pesi massimi come Facebook, Google e Twitter mediante il suo Great Firewall.
USA-Cina: Pechino vuole creare sicurezza informatica per tutti
La Cina dunque vuole sgomberare il campo da ogni sospetto di utilizzare i dati raccolti dai suoi gioielli per scopi politico-militari. Le leggi delle altre Nazioni non dovranno essere violate, in quanto Pechino non richiederà alcuna condivisione dati sulle operazioni che le aziende cinesi faranno all'estero. Secondo la proposta di Wang vi sarebbe l'assistenza dell'Autorità giudiziaria e di altri canali informativi per recuperare i dati transfrontalieri da parte delle forze dell'ordine. Quindi questo dovrebbe salvaguardare le infrastrutture dei Paesi stranieri contro la possibilità di furto di informazioni reso possibile attraverso la creazione di backdoor informatiche.
Nel mirino di Washington in tal senso è finito in modo particolare Huawei, con tutte le conseguenze del caso. Ad oggi comunque la seconda superpotenza mondiale chiede ad alcuni grandi big tech americani di archiviare i dati a livello nazionale. Ecco quindi che società come Apple e Amazon hanno creato degli enormi data center con il supporto di unità operative a livello locale.
USA-Cina: ByteDance darà un bonus ai dipendenti
Lo scontro tra USA e Cina sta avendo delle ripercussioni importanti all'interno delle società tecnologiche coinvolte. In particolar modo la forza lavoro di ByteDance è attualmente molto preoccupata riguardo il futuro dell'azienda, dopo l'ordine di Trump. Soprattutto alla luce del fatto che TikTok sta cominciando a perdere utenza a vantaggio di app rivali come Triller.
Lo scenario futuro non è molto tranquillizzante dal momento che l'Amministrazione USA continua a ripetere che la piattaforma cinese rappresenta una seria minaccia per la sicurezza degli Stati Uniti. Ma nonostante questo, la proprietà di ByteDance ha deciso di remunerare oltre 60 mila dipendenti con dei bonus molto significativi.
Infatti i lavoratori saranno premiati a settembre con un surplus aggiuntivo allo stipendio, a patto che abbiano lavorato almeno 26 giorni tra il primo luglio e il 31 agosto. L'obiettivo è quello di infondere maggiore tranquillità tra gli occupati.
La paura però che questo non basti è una cosa molto reale. Soprattutto dopo che la Cina settimana scorsa ha fatto sapere di essere pronta a bloccare la vendita di tecnologia all'estero, intensificando in questo modo l'incertezza che TikTok possa essere venduta a una grande azienda americana. Microsoft in testa, che entro il 15 settembre potrebbe chiudere l'operazione.