Grande imprenditore italiano, fondatore di Luxottica e Presidente di EssilorLuxottica, Leonardo Del Vecchio è deceduto il 27 giugno 2022 all'ospedale San Raffaele di Milano. Il top manager era diventato l'uomo più ricco del mondo.
A fine giugno 2021 il suo patrimonio era stimato in 25,8 miliardi di dollari dalla rivista Forbes e in 29,3 miliardi di dollari da Bloomberg. Con questa ricchezza l'imprenditore si classifica rispettivamente in 62esima e 52esima posizione tra gli uomini più ricchi del mondo ( qui trovate i 10 uomini più ricchi del mondo).
Il primato è stato reso possibile grazie al trasferimento in Belgio del re della nutella Giovanni Ferrero, il quale dispone di un patrimonio di 35 miliardi di dollari. L'86enne milanese stacca Massimiliana Landini, il cui patrimonio si aggira intorno ai 9 miliardi di dollari e Giorgio Armani, che ha una ricchezza complessiva di quasi 8 miliardi di dollari.
Leonardo Del Vecchio: biografia
Leonardo del Vecchio è nato a Milano il 22 maggio del 1935, dal padre omonimo che faceva il commerciante di frutta e che non ha mai conosciuto in quanto deceduto prima della sua venuta al mondo, e dalla madre Grazia Rocco che lo ha fatto crescere nel collegio milanese dei Matinitt fino a quando egli non ha conseguito la licenza media.
Cominciò a lavorare a un'età molto giovane alla Johnson, una fabbrica che produceva trofei per le competizioni sportive, ma nel contempo frequentava i corsi serali all'Accademia di Brera dove ha potuto maturare conoscenza in tutto ciò che ha a che fare con il design e le incisioni.
Quando finì la scuola, si recò in Trentino, dove all'età di 22 anni lavorava come operaio in un'azienda che si occupava di incisioni metalliche. L'anno successivo decise di mettersi in proprio aprendo un negozio per le montature di occhiali. Questo creò le condizioni per la fondazione di Luxottica S.a.S., azienda specializzata nelle componenti metalliche per gli occhiali per conto terzi, con 14 operai che lavoravano alle sue dipendenze.
Nel 1967 arrivò la grande svolta: Luxottica iniziò ad assemblare le singole parti degli occhiali fino a fabbricare il prodotto completo e a commercializzarlo con il proprio marchio. Nel 1971 il business aziendale era esclusivamente concentrato sui propri prodotti, in conto proprio.
La crescita aziendale negli anni spinse Leonardo del Vecchio a varcare i confini europei e ad espandersi agli inizi degli anni '80 nel mercato americano, grazie a un finanziamento ottenuto dal Credito Italiano per acquistare un grosso marchio statunitense di occhiali come Avantgarde. Il grande successo dell'operazione portò Luxottica ad aprire 4 nuovi stabilimenti negli States assumendo 4.500 lavoratori.
Gli anni '90 consacrarono la creatura di Del Vecchio con la quotazione a Wall Street nel 1990 e il premio come maggiore produttore e distributore di occhiali in tutto il panorama mondiale nel 1995. Sotto la guida dell'imprenditore milanese fioccavano le acquisizioni di Luxottica per tutta la prima parte degli anni 2000, mentre a dicembre del primo anno del millennio è arrivato lo sbarco nella Borsa di Milano.
Il 27 luglio 2004 Del Vecchio abbandonò la carica di Amministratore Delegato di Luxottica cedendo il posto ad Andrea Guerra e nel frattempo si concentrò sulle attività immobiliari, dando vita al più grande gruppo europeo del settore, con l'alleanza tra Beni Stabili e il gigante francese Foncière des Régions.
Il 1° ottobre 2018 è avvenuta la fusione tra Essilor e Luxottica, tramite l'apporto nella società francese del 63,3% detenuto nella società di occhiali italiana da Delfin, hoding finanziaria di Del Vecchio. Delfin quindi è diventato il principale azionista del nascente gruppo italo-francese, con Leonardo Del Vecchio Presidente.
Nel 2020, Del Vecchio ha fatto richiesta alla Banca Centrale Europea per scalare il capitale di Mediobanca fino al 20%, incontrando però una strenua resistenza da parte di Piazzetta Cuccia, in quanto molto restia ad avere un socio così forte e che potrebbe lasciare degli strascichi ereditari complicati da gestire.
Da tempo i rumor preannunciavano la possibilità di uno scontro in occasione del rinnovo del Consiglio di Amministrazione in agenda ad ottobre 2023. Il 27 giugno 2022 Del Vecchio muore all'età di 87 anni. Il patrimonio di Leonardo Del Vecchio è stato diviso tra i sei figli avuti da tre compagne diverse. Claudio, Marisa e Paola da Luciana Nervo, Leonardo Maria dalla seconda moglie Nicoletta Zampillo e Luca Clemente dalla compagna Sabina Gross.
Leonardo Del Vecchio: vita privata e riconoscimenti
Leonardo Del Vecchio si è sposato 3 volte e ha avuto in tutto 6 figli, i quali saranno eredi, insieme all'ultima moglie Nicoletta Zampillo, del suo immenso patrimonio. Attualmente egli detiene il 25% della Delfin, mentre il 75% è diviso equamente tra i suoi 6 figli, pur mantenendo Del Vecchio l'usufrutto su tutte le partecipazioni.
Numerosi sono stati i riconoscimenti durante tutto l'arco della sua vita professionale. Nel 1986, il Presidente della Repubblica Italiana Francesco Cossiga lo ha investito del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito del Lavoro. Nel 1995 Leonardo Del Vecchio ha ottenuto la Laurea honoris causa in Economia Aziendale presso l'ateneo Ca' Foscari di Venezia.
Nel 1999 ha ricevuto un Master honoris causa in International Business dal MIB Management School di Trieste. Mentre nel 2002 è stata volta dell'Università di Udine che gli ha assegnato la Laurea honoris causa in Ingegneria Gestionale. Il Politecnico di Milano ha fatto lo stesso nel 2006 nel campo dell'Ingegneria dei Materiali. Infine nel dicembre del 2017 è arrivato il riconoscimento dalla Fondazione CUOA con il conferimento del Master onorario in Business Administration.
Leonardo del Vecchio si è attivato anche per sostenere iniziative benefiche con l'istituzione nel 2017 della Fondazione Leonardo Del Vecchio. Durante il periodo Covid-19, l'imprenditore ha donato fondi in beneficienza per la lotta contro il virus e ha sostenuto i suoi dipendenti decurtandosi lo stipendio del 50% e facendo lo stesso con quello dei manager.
La sua massima è sempre stata quella che "durante i momenti difficili della vita, gli indifesi devono trovare appoggio nelle persone che sono stati più fortunati di loro".