Investire sulle Blue Chips italiane e estere protetti dall’Airbag | Investire.biz

Investire sulle Blue Chips italiane e estere protetti dall’Airbag

06 ott 2020 - 17:52

07 ott 2020 - 13:10

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Unicredit ha portato sul SeDeX di Borsa Italiana una nuova gamma di Cash Collect Certificate con opzione memoria, autocall e Airbag su basket di azioni. Ecco i dettagli

Non si ferma il lancio di nuovi prodotti d’investimento in casa Unicredit in questo ultimo scorcio di 2020. L’investment bank milanese ha emesso sul mercato SeDeX di Borsa Italiana 5 nuovi Cash Collect Certificate aventi come sottostante basket di alcune delle più importanti azioni italiane ed estere.

La gamma gode di diverse peculiarità che possono attirare l’attenzione degli investitori: la possibilità di incassare premi condizionati su base mensile, la presenza dell’opzione memoria che riduce sensibilmente il rischio di non incassare le eventuali cedole non pagate dal Certificate a una determinata data di rilevazione intermedia, la condizione di scadenza anticipata a partire dal sesto mese di vita del prodotto. E soprattutto la presenza dell’opzione Airbag, che consente di smussare le perdite nello scenario peggiore, quello in cui a scadenza il peggiore dei sottostanti del basket Worst of quota a un valore inferiore alla Barriera.

 

Sottostanti e struttura Certificato

Ma vediamo nel dettaglio la gamma di investment Certificate tra cui è possibile scegliere. Per prima cosa iniziamo proprio dal livello Barriera, soglia che entra in gioco sia alle date di rilevazione intermedia per ottenere il pagamento del premio mensile condizionato che a scadenza quando vi è da stabilire il pay off. Per tutti e cinque i Certificati tale livello è stato posto al 60% dello strike price, rilevato al termine delle contrattazioni dello scorso 2 ottobre.

Il valore nominale di questi Cash Collect Certificate è di 100 euro, con una durata massima prevista di 3 anni. Dei 5 basket su azioni, 3 di essi hanno come sottostanti alcune delle principali società USA ed europee. Nello specifico, i tre panieri sono così composti: Amazon, Netflix e Tesla; Apple, Microsoft e Paypal; Bayer, Pfizer e Sanofi.  A questi si aggiungono due Certificati, uno con sottostanti Assicurazioni Generali, ENI e Intesa Sanpaolo e l’altro iscritto su ENI, Royal Dutch Shell e Total. Come si può vedere dai componenti, ogni singolo basket permette di prendere posizione e diversificare il proprio portafoglio sia in ottica geografica che settoriale.

Guardando ai premi mensili previsti dalla nuova emissione firmata da Unicredit, il Certificato sui titoli farmaceutici è quello meno munifico con una cedola mensile lorda pari allo 0,45% del valore nominale (pari a un ritorno annuo lordo del 5,4%). Quello più generoso è invece quello su Amazon, Netflix e Tesla che prevede un premio mensile condizionato dell’1,9%, il 22,8% lordo annuo in caso di pagamento di tutti i premi.
 

 

Le date importanti e pay off

Se per questi Certificati la data di rilevazione finale è programmata per il 19 ottobre 2023, le prime cinque date di rilevazione mensile per il pagamento del premio condizionato sono il 19 Novembre e 16 Dicembre 2020 e il 21 Gennaio, 18 Febbraio e 18 Marzo 2021.

In tutti questi casi, l’investitore si troverà davanti due scenari: se il peggiore dei sottostanti del paniere quoterà quanto o più del livello Barriera, l’investitore incasserà il premio mensile previsto dalla struttura del Certificato. Se varrà meno, il Certificato non riconoscerà alcun premio e continuerà a quotare sul SeDeX.

Grazie all’opzione Memoria le cedole eventualmente non incassate non saranno perse: se a una data successiva la condizione per il pagamento del premio dovesse essere soddisfatta, l’investitore otterrà la cedola corrente più tutte quelle eventualmente non incassate in precedenza.

Con la data di rilevazione del 15 aprile 2021, la struttura del Certificato fa entrare in gioco l’opzione di scadenza anticata. Da quel momento e ogni mese fino a scadenza, alle due condizioni previste per le prime cinque date di rilevazione si aggiungerà quella che prevede il rimborso anticipato del valore nominale del Certificato maggiorato del premio (o dei premi in caso di cedole non pagate in precedenza) mensile se il peggiore dei sottostanti varrà quanto o più del fixing iniziale.

Oltre al 15 aprile 2021, le altre date in cui verrà verificata la condizione di scadenza anticipata sono: 20 Maggio, 17 Giugno, 15 Luglio, 19 Agosto, 16 Settembre, 21 Ottobre, 18 Novembre e 16 Dicembre 2021; 20 Gennaio, 17 Febbraio 2022, 17 Marzo, 21 Aprile, 19 Maggio, 16 Giugno, 21 Luglio, 18 Agosto, 15 Settembre, 20 Ottobre, 17 Novembre e 15 Dicembre 2022; 19 Gennaio, 16 Febbraio, 16 Marzo, 20 Aprile, 18 Maggio, 15 Giugno, 20 Luglio, 17 Agosto e 21 settembre 2023. Da sottolineare come il pagamento di tutti i premi e/o del rimborso anticipato è previsto 7 giorni dopo quello della data di rilevazione delle condizioni.

Se il Certificato non dovesse scadere anticipatamente e dovesse arrivare alla sua scadenza naturale, il 19 ottobre 2023 saranno due gli scenari cui andrà incontro l’investitore. Se il Worst of del paniere di azioni dovesse valere almeno il livello Barriera, l’emittente rimborserà il valore nominale del Certificato più l’ultimo premio mensile (o gli ultimi se nelle date di rilevazione intermedia precedenti non dovessero essere stati pagati).

Se invece dovesse valere meno del livello Barriera, in questo caso vedremo entrare in gioco l’opzione Airbag che consente di smussare la perdita che si avrebbe avuto investendo direttamente sul peggiore dei sottostanti del Basket. Il valore di rimborso sarà rappresentato dal risultato di questa formula: Importo Valore nominale x (Valore finale sottostante peggior sottostante/Livello Barriera peggior sottostante.

 

Opzione Airbag: un esempio pratico

Volendo tradurre in concreto l’effetto dell’opzione Airbag rispetto a quello che sarebbe la perdita per l’investitore di un impiego diretto su una singola azione, ipotizziamo di prendere in esame il Certificato con codice ISIN DE000HV4GUR6. Il Cash Collect Certificate ha come sottostanti Intesa Sanpaolo, ENI e Assicurazioni Generali. Per questi sottostanti il fixing è stato 1,5924 euro, 6,497 euro e 11,935 euro, con il livello Barriera posto rispettivamente a 0,95544 euro, 3,8982 euro e 7,161 euro.

Per questo Certificate, il pagamento della cedola mensile è pari allo 0,7%, 70 centesimi di euro per ogni strumento posseduto. Escludendo lo scenario a scadenza che andremo a vedere tra poco e ipotizzando che non si verifichi mai la condizione di scadenza anticipata, qualora il Certificato pagasse tutte le cedole previste l’investitore otterrebbe un ritorno rispetto al prezzo di emissione del 24,5%.

Ma veniamo alla scadenza. Se il peggiore dei tre sottostanti valesse quanto o più del livello Barriera, l’investitore otterrebbe i 100 euro del valore nominale del Certificate più l’ultimo premio previsto. In questo caso il rendimento sul valore di emissione del prodotto salirebbe al 25,2%, l’8,4% lordo annuo.

Lo scenario peggiore è tuttavia rappresentato da un valore del sottostante Worst of sotto il livello Barriera. In quel caso l’investitore non incasserebbe il premio finale, e gli eventuali altri premi precedentemente non pagati, e nemmeno il valore nominale del Certificato.

Ipotizzando che il peggiore dei sottostanti a scadenza sia Assicurazioni Generali e che alla data di rilevazione finale le azioni del Leone di Trieste valgano 5 euro (-52,22% rispetto al valore di strike), ecco che il valore di rimborso finale sarebbe pari a 69,823 euro per Certificato posseduto.

Al netto degli eventuali premi incassati nel corso della vita del prodotto, la perdita sul valore nominale sarebbe dunque del 30,18%, nettamente inferiore rispetto alla reale performance di Borsa del titolo durante la vita del Certificate.




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