Abbiamo già detto in passato su come i vari exchanges di criptovalute si stiano evolvendo sempre di più integrando continuamente nelle piattaforme nuovi strumenti atti a migliorare l’esperienza dell’utente. Binance è sicuramente la piattaforma più interessante da questo punto di vista.
Non è solo un luogo dove poter acquistare criptovalute e all’occorrenza detenerle, ma è anche una sorta di banca dove si possono utilizzare i fondi in possesso per generare rendite passive. Ultimamente il colosso cinese, cercando anche di cavalcare l’esplosione del trend relativo alla finanza decentralizzata, sta introducendo sempre più opzioni che possiamo sintetizzare in quattro grandi “pool di offerta”. Vediamoli di seguito uno per uno.
Risparmi
Partiamo con la prima opzione introdotta e presente già da qualche tempo: il risparmio. La possibilità che ci viene offerta è quella di mettere le criptovalute che abbiamo sull’account fra gli asset di risparmio. Tutti i fondi che avremo allocato in questa sezione del nostro wallet verranno utilizzati da Binance come paniere di liquidità dal quale attingere quando altri utenti utilizzeranno, ad esempio, le funzioni di trading a margine.
Questi ultimi, i borrower, prenderanno in prestito attraverso l’intermediazione di Binance i nostri fondi e pagheranno per questo delle percentuali ai risparmiatori, i lender. Si tratta quindi del consueto sevizio di prestito – debito presente su tantissime altre piattaforme. Le percentuali di guadagno non sono esagerate, si passa da un tasso d’interesse annualizzato dell'1% circa per le normali criptovalute (Bitcoin, Ethereum, eccetera – circa 30 diverse) al 4-5% per le stablecoins che essendo le più richieste offrono tassi migliori.
È possibile però ottenere qualche punto percentuale in più se si utilizza l’opzione “risparmio bloccato”. A differenza del caso illustrato in precedenza che è quello del risparmio flessibile, qui è possibile bloccare per un determinato lasso di tempo i propri fondi e, a fronte di questo limite (non potremo disporre dei fondi durante questo periodo) avremo un rendimento più elevato. Questa opzione è attivabile solo per alcune criptovalute, stablecoins in primis più altre varie come Band o Dash.
Launchpool
In cima alla lista delle coins disponibili per il risparmio flessibile se ne possono notare alcune evidenziate che riportano la dicitura “Launchpool”, in queste ultime potrete vedere degli APY stimati molto più alti. In soldoni si tratta dell’implementazione di un sistema di Yield Farming, ovvero la possibilità di ricevere degli airdrop a seconda di quanta liquidità si mette a disposizione.
In questo momento sono attivi quelli di Bella Protocol e Wing, dove si partecipa in automatico una volta che si sono messe a risparmio flessibile le coins evidenziate. È possibile vedere le specifiche di ogni nuovo lancio nella sezione del sito “Lauchpad”. La ragione per la quale si vede un APY molto più alto è dovuto al fatto che oltre all’interesse normale che matura quella moneta digitale per il corrente mercato di domanda e offerta, si aggiunge il valore di quelle che vengono airdroppate giornalmente sul wallet.
Un esperimento interessante che in certa misura unisce i vecchi concetti delle Initial Coin Offering e i nuovi concetti di finanza decentralizzata. È necessario precisare che le modalità sono in continua evoluzione. Da quello che si può intuire con l'avvio del progetto Flamingo avvenuto il 27 settembre d’ora in avanti le pool saranno divise da quelle apposite per gli airdrop. Bisognerà quindi scegliere poiché ciò che si è allocato nei risparmi flessibili non varrà più per il Launchpad. Qualora si volesse partecipare si dovrà procedere manualmente in questa sezione.
Staking
La terza opzione è quella dello staking. Il risultato finale, cioè la percentuale che andremo a maturare sui fondi, non cambia troppo rispetto alle modalità di risparmio. A variare è la natura dell'allocazione che non viene utilizzata per il classico credito – prestito ma in un altro modo.
Le coins che troverete disponibili in questa sezione sono tutte delle Proof of Stake, l’algoritmo di consenso che si basa sulla detenzione di moneta dei nodi per far funzionare e mettere in sicurezza il network. Questi nodi validano i blocchi e per questa attività ricevono un compenso.
Ciò che noi andremo a fare utilizzando i fondi in questa sezione è partecipare indirettamente (causa l’intermediazione di Binance) alla PoS della coin specifica che abbiamo scelto. Dunque i proventi che deriveranno hanno un’origine relativa al network e al funzionamento dello stesso.
Anche in questo caso, come nella situazione precedente del risparmio, abbiamo la possibilità di scegliere l’arco temporale. Esiste infatti uno staking flessibile e uno bloccato. Attenzione a leggere bene le specifiche per ogni coin per quanto riguarda lo staking bloccato, talvolta può capitare che sussistano tempistiche di unstaking di qualche giorno, quindi non proprio istantanee.
Piattaforme DeFi
Un’ultima opzione, introdotta di recente, è quella della partecipazione alla liquidità di alcune piattaforme DeFi. Le coins che possiamo mettere a disposizione in questo senso sono molte meno e inoltre vi è di solito un tetto massimo supportato da Binance. Una volta raggiunto non sarà possibile continuare ad allocare fondi.
Si suppone che l’offerta verrà ampliata a breve ma al momento in cui si sta scrivendo è possibile allocare DAI per Compound e Binance Coin (BNB) per Kava o Curve. Gli Slot per USDT e BUSD su Curve sono già pieni. Gli interessi stimati in questa sezione sono più alti anche perché il rischio è maggiore. Prima di procedere è opportuno informarsi bene su quello che si sta facendo.
Il ruolo di Binance è quello di trasferire i nostri fondi su queste pool di liquidità e per l’utente è molto comodo: non deve andare sui vari siti web o sulle varie app e non deve sobbarcarsi i costi di transazione che, come sappiamo, ultimamente si sono dilatati parecchio sulla piattaforma di Ethereum.