Wall Street: fuga IPO cinesi, 10 società in black list di Biden | Investire.biz

Wall Street: fuga IPO cinesi, 10 società in black list di Biden

09 lug 2021 - 15:30

09 lug 2021 - 15:36

Ascolta questo articolo ora...

Dopo il crollo delle quotazioni di Didi, la stretta delle Autorità di Regolamentazione cinesi raffredda le IPO Made in China a Wall Street. E Biden allarga la black list

La stretta delle Autorità di Regolamentazione cinesi su Didi Chuxing ha lasciato strascichi. Dopo che la tech di car sharing ci ha rimesso 4 miliardi in Borsa in un solo giorno, le altre aziende tecnologiche del Dragone hanno deciso di rinviare le procedure per l'IPO negli Stati Uniti.

La paura è che i grandi obiettivi di raccolta vengano vanificati dalla morsa del Cyberspace Administration of China, con gli investitori che si danno immediatamente alla fuga. Così è meglio aspettare magari che la situazione si definisca e che si accerti di essere perfettamente in regola con la vigilanza prima di fare il passo di diventare pubblici.

L'oppressione di Pechino nei confronti delle aziende connazionali che intendono fare business all'estero rischia di alterare gli equilibri e di creare un freno allo sviluppo e alla crescita del Paese. Secondo gli esperti, il danno complessivo sulle azioni si aggirerebbe intorno ai 2.000 miliardi di dollari.

 

Wall Street: società cinesi che non si quoteranno

Finora vi sono alcune aziende che hanno deciso di arretrare dai loro progetti di quotazione a Wall Street. Presumibilmente il numero potrebbe crescere nei prossimi giorni. Si contano infatti altre 8 società cinesi che già hanno presentato alla Security and Exchange Commission della Borsa americana la documentazione necessaria per il debutto in Borsa entro la fine del 2021. E' probabile che prima di farlo dovranno attendere indicazioni di carattere
legale da parte delle Authority cinesi, nonché sottostare a controlli molto più rigorosi di quelli finora immaginati.

Tra le società che al momento hanno alzato bandiera bianca vi è Keep, piattaforma cinese di fitness, la quale ha preferito non compilare la documentazione necessaria per la quotazione. Vi è poi Ximalaya, attualmente la più grande piattaforma di podacast del Paese, che qualche settimana fa dopo un colloquio con i Regolatori ha pensato che fosse meglio optare per Hong Kong piuttosto che per Wall Street.

Mentre LinkDoc Technology, fornitore di soluzioni per dati medici e servizi di big data oncologici, avrebbe dovuto esordire oggi alla Borsa di New York con un'IPO da 200 milioni. All'ultimo momento ha ritenuto fosse più opportuno fare un passo indietro.

 

USA-Cina: 10 società cinesi nella lista nera americana

I rapporti tra USA e Cina si fanno quindi sempre più tesi. A rincarare la dose un provvedimento dell'Amministrazione Biden, che aggiungerà almeno altre 10 compagnie del Dragone nella black list per presunte violazioni dei diritti umani nello Xinjiang.

Il numero esatto ancora non lo si conosce, così come non è stato reso noto di quali società si tratti. L'unica cosa certa è che alle società americane è fatto espresso divieto di fare affari con loro se non prima si siano munite di una licenza specifica da parte del Governo americano.

Il tema del mancato rispetto dei diritti umani nel territorio cinese costituisce una mina vagante in quelli che sono i rapporti già sul filo del rasoio tra Washington e Pechino. Da quando Joe Biden si è insediato alla Casa Bianca, le relazioni tra le due superpotenze non sono affatto migliorate, contrariamente a quanto qualcuno si aspettava.

A marzo vi sono stati dei colloqui sui lavori forzati nello Xinjiang, ma si sono risolti in malo modo, con attacchi reciproci molto aspri. Per questo sono arrivate le sanzioni ai funzionari cinesi da parte americana, oltre al divieto alle
imprese USA di importare cotone, pomodori e quant'altro provenisse proprio da quel luogo.

Ultimamente sembra che anche l'Unione Europea, la Gran Bretagna e il Canada stiano seguendo la stessa strada e abbiano annunciato provvedimenti contro i funzionari cinesi.

Da Pechino la reazione non si è fatta attendere. Il mese scorso è passata una legge con la quale il Governo cinese a sua totale disgrezione potrà sequestrare beni e negare visti alle imprese straniere operative nell'ex Celeste Impero, il cui Stato di appartenenza ha comminato sanzioni.

In definitiva, in questo momento non si vede un solo spiraglio che le diplomazie della prima e della seconda economia mondiale possano giungere almeno nel breve a una distensione dei rapporti.

 

0 - Commenti

I Nostri Partners



Malta

ELP Finance LTD

34, Wied Ghomor Street, St. Julians STJ 2043 – Malta

+356 20 341590

Switzerland

ELP SA

Corso San Gottardo 8A, 6830 Chiasso, Switzerland

+41 91 9228169

Investire.biz non offre servizi finanziari, regolamentati o di investimento. Le informazioni presenti sul sito non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web della società puntano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Si prega di leggere Dichiarazione di non responsabilità, Informativa sui rischi, Informativa sul trattamento dei dati personali e Termini e condizioni prima di utilizzare questo sito Web.

L’utilizzo del presente sito è soggetto al diritto svizzero, che ha giurisdizione esclusiva in relazione all’interpretazione, applicazione ed effetti delle condizioni d’uso. Il tribunale cantonale competente avrà giurisdizione esclusiva su tutti i reclami o le controversie derivanti da, in relazione a o in relazione al presente sito web ed al suo utilizzo.

Le informazioni presenti sul sito web non devono essere considerate consigli di investimento personalizzati e sono disseminate sul sito e accessibili al pubblico in generale. Tutti i link e i banner sui siti web di ELP SA o ELP Finance LTD (di seguito il “gruppo ELP” o “ELP”) indirizzano verso società finanziarie, fornitori di servizi di investimento o banche regolamentate in Europa. Gli strumenti finanziari menzionati nel presente sito web possono essere soggetti a restrizioni di vendita in alcune giurisdizioni.

Continuando ad accedere o utilizzare questo sito web o qualsiasi servizio su questo sito, dichiari di accettarne i termini e condizioni. Tutti gli investimenti finanziari comportano un certo livello di rischio. Il trading e la speculazione finanziaria comportano un alto livello di rischio e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. Prima di decidere di investire dovresti considerare attentamente i tuoi obiettivi di investimento, il livello della tua esperienza, la tua disponibilità ad assumersi dei rischi e consultare un consulente indipendente. C'è sempre la possibilità di perdere l'investimento, per intero o parte di esso. Quindi ti suggeriamo di investire denaro che puoi permetterti di perdere.

Dichiarazione di non responsabilità - Informativa sui rischi - MAR - Informativa sul trattamento dei dati personali - Termini e condizioni - Codice Etico - Cookie policy - Privacy Policy

© 2024 Investire.biz, all rights reserved.