Stellantis ha scelto Termoli per la gigafactory italiana. L'annuncio è stato dato ieri dal CEO Carlos Tavares durante l’EV Day 2021 del gruppo. L'impianto di Termoli sarà uno dei cinque del gruppo, che conta di raggiungere una capacità di 260 GwH per supportare i suoi obiettivi di elettrificazione totale. Il top manager ha anche anticipato investimenti per 30 miliardi di euro in 5 anni.
Entro il 2030 Stellantis conta di vendere il 70% di veicoli elettrici in Europa e il 40% negli USA. Il CEO Tavares ha evidenziato che l’azienda sta procedendo spedita nella transizione elettrica e che le auto a batteria avranno un'autonomia compresa tra i 500 e gli 800 km.
“La bella e attesa notizia è la gigafactory in Italia. Come MISE abbiamo lavorato affinché questo accadesse. Ora deve proseguire il confronto sul piano industriale con le parti interessate”, ha commentato Giancarlo Giorgetti, ministro dello Sviluppo economico. Vediamo ora tutti i dettagli della strategia di elettrificazione di Stellantis.
Stellantis: i dettagli della strategia di elettrificazione
“Il nostro impegno, con questo piano di investimento da oltre 30 miliardi di euro, è di offrire veicoli iconici con caratteristiche di prestazioni, funzionalità, stile, comfort e autonomia elettrica capaci di integrarsi perfettamente nella vita di ogni giorno,” ha dichiarato Carlos Tavares, CEO di Stellantis.
“La strategia che oggi abbiamo definito assegna la giusta quota di investimenti alle tecnologie necessarie per arrivare sul mercato al momento giusto, facendo sì che Stellantis possa rafforzare la libertà di movimento nel modo più efficiente, economico e sostenibile.”
Tavares ha comunicato che proprio in Italia e più precisamente nello stabilimento delle Meccaniche di Termoli, in Molise, sorgerà la terza gigafactory europea del gruppo. “Il fabbisogno di batterie e componenti per EV di Stellantis, ha spiegato Tavares, sarà soddisfatto grazie a un totale di 5 gigafactory in Europa e in Nord America.
L’allocazione del terzo sito europeo in Italia, dopo quelli in Francia e Germania, è la conferma dell’impegno del gruppo automotive in Italia e della volontà della società di continuare ad investire sul suo sistema produttivo.
Venendo ai dettagli della strategia, tutti i 14 brand del gruppo automotive lavoreranno per offrire soluzioni totalmente elettrificate, grazie a 4 piattaforme BEV (battery electric vehicle) che saranno in grado di garantire un’autonomia compresa tra i 500 e gli 800 km e una capacità di ricarica rapida di 32 km al minuto.
La propulsione sarà invece affidata ad una famiglia di tre moduli di azionamento elettrico (EDM) che uniranno motore, cambio e inverter. Per quanto riguarda le batterie, la strategia di approvvigionamento globale per i veicoli elettrici prevede oltre 260 GWh entro il 2030, con l’ausilio delle cinque “gigafactory” in Europa.
Entro il 2024 sarà offerta la possibilità di scegliere tra due diverse tecnologie: una ad alta densità energetica, un’altra priva di nichel e cobalto. Nel 2026 saranno invece introdotte le batterie allo stato solido.
“Questo insieme di piattaforme, EDM e pacchi batteria ad alta densità energetica darà origine a veicoli con prestazioni eccellenti in termini di efficienza, autonomia e ricarica”. L'obiettivo è anche quello di ridurre il costo totale dei veicoli elettrici, arrivando entro il 2026 a renderlo equivalente a quello dei veicoli con motore a combustione interna.
Stellantis punta a diventare leader mondiale di veicoli elettrici
Sotto il profilo finanziario, il colosso automotive prevede di aumentare la propria redditività nei prossimi anni, raggiungendo margini di profitto operativo rettificati a due cifre sostenibili entro il 2026. Il gruppo intende diventare leader di mercato nei veicoli a basse emissioni (LEV).
Da qui al 2030, il mix LEV di Stellantis per le autovetture è destinato a crescere stabilmente in Europa oltre il 70%, 10 punti percentuali in più rispetto alle attuali ipotesi del settore sul mix del mercato generale.
Negli Stati Uniti, il mix LEV di Stellantis per autovetture e veicoli commerciali leggeri dovrebbe superare il 40% entro il 2030. L’azienda ha inoltre confermato l’impegno a espandere la sua leadership nei veicoli commerciali in Europa, a rafforzare la sua posizione in Nord America e a diventare leader mondiale nei veicoli commerciali elettrici. Fra gli obiettivi figura anche la riduzione dei costi “dei pacchi batterie di oltre il 40% tra il 2020 e il 2024 e di un ulteriore 20% o più entro il 2030”.