Valanga di acquisti sul titolo Peloton Interactive, che sale del 29% nelle contrattazioni pre-market di Wall Street. I grandi volumi sono movimentati dalle voci diffuse dalla stessa società circa la possibilità di acquisizioni da parte di grandi aziende. Persone molto vicine al gruppo con sede a New York hanno riferito che si è ancora in fase esplorativa e che tutto quanto potrebbe anche non portare ad alcuna transazione.
Il mese scorso l'investitore attivista Blackwells Capital LLC ha chiesto attraverso una lettera inviata alla società di licenziare il co-fondatore e Amministratore Delegato John Foley e di procedere con la vendita dell'azienda. Nella missiva Blackwells aveva indicato in Apple e Nike 2 dei potenziali acquirenti.
A questi però va aggiunto Amazon che, secondo voci sempre più insistenti, sarebbe il candidato più interessato all'operazione. Indiscrezioni di stampa infatti hanno riportato la scorsa settimana che il colosso e-commerce ha parlato con i propri consulenti per vedere se esistano le condizioni per una possibile acquisizione, sebbene la società si sia rifiutata di commentare.
Peloton: Amazon, Apple e Nike, chi vincerà alla fine?
Chi la spunterà alla fine nella partita a 3? Gli analisti non sono tutti d'accordo sulla questione. Secondo John Blackledge di Cowan qualsiasi intesa è improbabile visto il potenziale e la visione dell'azienda. In questo Amazon non sarebbe la soluzione ideale perché si concentra su una vendita di massa, mentre Peloton ha più un posizionamento di nicchia.
Dan Ives di Wedbush punta tutto su Apple. Secondo l'esperto, Cupertino non potrebbe non essere coinvolta in maniera aggressiva dal momento che questo sarebbe un colpo strategico di assoluto valore, catalizzando le iniziative sulla salute e il fitness nei prossimi anni. Peloton infatti potrebbe essere un asset molto forte con i suoi 2,8 milioni di abbonamenti.
Inoltre l'aspetto sanitario è un pallino di Tim Cook e l'azienda di fitness costituirebbe un volano per aumentare significativamente le iniziative nel settore. E poi, acquisire Peloton eviterebbe che altri lo facessero mettendo a rischio il modello di business per il segmento sanitario di Apple.
Tom Nikic, altro analista di Wedbush, esclude che sia Nike ad uscirne vittoriosa alla fine. Il collega di Ives sottolinea come per la grande azienda di abbigliamento sportivo non avrebbe senso dal punto di vista strategico e finanziario un'eventuale acquisizione di Peloton, perché finirebbe per caricarsi inutilmente pesanti perdite sminuendo le opportunità di crescita nel suo core business.
Peloton: vanno comprate le azioni in Borsa?
In questo momento il titolo è caldissimo, soprattutto perché vi è un 12% sul flottante che è posizionato short, il che significa che i venditori allo scoperto potrebbero essere chiamati a coprire le loro posizioni in caso di impennate repentine delle azioni al rialzo.
Questo alimenterebbe ulteriormente il rally. Non bisogna dimenticare però che le azioni Peloton sono scese di oltre l'80% dal picco del 2021 con la riapertura delle palestre, dopo che nel 2020 il titolo era salito fino a 160 dollari in mezzo alla crescente domanda di biciclette durante il blocco.
L'ultima seduta di venerdì 4 dicembre si è chiusa con un prezzo di 24,60 dollari, ben al di sotto dei 29 dollari per azione del prezzo IPO 2019. Secondo Jim Dixon, senior equity sales trader di Mirabaud Securities, il rally delle ultime ore finora è stato semplicemente alimentato dalle chiacchiere di M&A che hanno indotto alcuni short seller a ricoprire le loro posizioni corte.
Un potenziale accordo comunque potrebbe dare slancio alle azioni per riprendersi dal torpore, con effetti anche per tutto il settore del wellness e del fitness nello specifico. A Piazza Affari ad esempio un'azione che potrebbe essere coinvolta è Technogym, che nelle negoziazioni odierne viaggia sopra la parità, in una giornata dove il FTSE Mib è in discesa di circa l'1,5%.