Gli investitori rimangono focalizzati sul settore bancario italiano con il ritorno dei dividendi e buyback e soprattutto per la questione M&A che coinvolge alcune big cap di Piazza Affari. Proseguono infatti senza sosta le trattative tra il MEF e UniCredit sulla questione Monte Dei Paschi di Siena.
Entrambe le parti hanno come obiettivo quello di trovare un’intesa per la cessione della banca sense entro il 27 ottobre 2021, giorno in cui UniCredit approverà i conti del terzo trimestre. Quel giorno l’istituto di credito milanese vorrà avere una risposta: deve capire se il futuro di Piazza Gae Aulenti sarà con o senza Monte dei Paschi di Siena.
UniCredit in cerca di un deal entro il 27 ottobre 2021
Andrea Orcel, Amministratore Delegato di UniCredit, ha fatto sapere alla controparte che la deadline è funzionale al rispetto dei tempi del nuovo piano industriale della banca, che sarà presentato a novembre, si legge su Il Sole 24 Ore.
La domanda che si stanno facendo tuti gli investitori è una sola: che cosa succederà a fine mese? Secondo Equita SIM se la fusione tra UniCredit e MPS dovesse naufragare, si creerebbe – nel breve termine - un danno per la banca milanese, ma allo stesso tempo si creerebbero le condizioni per un futuro deal con Banco BPM.
La SIM milanese ha fissato un target price a 13,20 euro per azione per UniCredit e prevede per il terzo trimestre un utile netto di circa 900 milioni, con una previsione sull’anno di circa 3,3 miliardi. Tuttavia, l’accordo non appare semplice, permangono infatti alcuni nodi da sciogliere: capitale, esuberi e perimetro oggetto di cessione.
A quanto risulta al Sole 24 Ore, seppur da posizioni fortemente negoziali, si sarebbero infittiti nelle ultime ore. L’intenzione comune è comunque trovare la quadra entro mercoledì 27 ottobre. Entro la prossima settimana si dovrebbe giungere a un Memorandum of understanding che sarà realmente operativa dal 2022 subordinata a una serie di condizioni, tra cui l'approvazione da parte dell'assemblea straordinaria di UniCredit, le autorizzazioni regolamentari e le relative coperture da parte del Governo.
UniCredit: Fitch conferma i rating, outlook stabile
Fitch Ratings ha confermato il Long-Term Issuer Default Rating di UniCredit a BBB-, il Short-Term Rating a F3 e il Viability Rating (rating standalone) a bbb-. L'outlook è stato confermato a "stabile". Anche i rating degli strumenti SNP, Tier2 e AT1 sono stati confermati.
L'agenzia di rating ha comunicato che i suoi giudizi riflettono prospettive stabili per l’istituto di Piazza Gae Aulenti, che "beneficia della diversificazione geografica in economie in ripresa, soprattutto nel suo mercato più grande, l'Italia, che dovrebbe supportare il miglioramento della redditività operativa".