Jack Dorsey irrompe sul mercato australiano acquistando la fintech Afterpay, ribattezzata Scalapay nel 2019, attraverso la piattaforma di pagamenti digitali Square, di cui è fondatore e maggiore azionista. L'esborso totale sarà di 29 miliardi di dollari e costituirà la più grande acquisizione di sempre nella storia australiana. In base all'accordo, Square offrirà 126,21 dollari a Scalapay, con un premio del 31% rispetto al prezzo di chiusura di venerdì 30 luglio.
Gli azionisti di Afterpay riceveranno 0,375 azioni Square per ogni titolo Afterpay posseduto. Potenzialmente potrebbero ancora rifiutare la proposta in quanto inferiore rispetto al massimo annuale raggiunto a febbraio dalle azioni Afterpay a 160 dollari. Tuttavia bisogna considerare che mai in Australia qualcuno si è spinto a tanto in un'offerta di acquisizione. Basti pensare che il più grande affare finora del Continente è stato l'acquisizione da parte di Unibail-Rodamco del gruppo di centri commerciali Westfield per 24,7 miliardi di dollari nel 2017. Mentre il mese scorso un gruppo di fondi pensione ha lanciato un'offerta che è arrivata a 16,6 miliardi di dollari per l'aeroporto di Sydney.
Per questo il Consiglio di Amministrazione di Afterpay ha invitato convintamente gli azionisti ad accettare la proposta. In caso di risoluzione positiva, l'accordo dovrebbe concludersi nel primo trimestre del 2022. All'uscita della notizia il prezzo in Borsa di Afterpay è schizzato fino a guadagnare oltre il 29% stanotte nel mercato di Sydney, per poi chiudere la seduta a +18,77%.
Afterpay: chi è e che cosa fa
Afterpay è una società finanziaria fondata nel 2015 da Nick Molnar e Anthony Eisen che basa il suo modello di business sul servizio "compra ora e paghi dopo". In altri termini, i clienti in negozio e online possono acquistare un prodotto subito e cominciare a pagarlo con 4 rate dello stesso importo e senza interessi ogni due settimane. In caso di mancata puntualità tuttavia maturano le commissioni di ritardo. Attualmente la società con sede a Melbourne conta più di 16 milioni di utenti, soprattutto tra un pubblico giovane, e impiega circa 1.300 dipendenti.
Secondo alcuni analisti l'accordo con Square apporterebbe molte nuove unità al bacino di utenza dell'azienda. Quest'ultima ha affermato che i suoi servizi sono utilizzati da oltre 100 mila commercianti in tutto il mondo, soprattutto in Paesi come Australia, Stati Uniti, Canada, Nuova Zelanda, Regno Unito, Francia, Italia e Spagna.
Il sodalizio sarebbe molto importante anche perché alcune big tech recentemente sono entrate nel mercato con il servizio "compra ora, paga dopo". Tra queste Apple, che sta collaborando con Goldman Sachs per inserire il tutto nella sua Apple Pay. In questo momento Afterpay sta rivaleggiando con la fintech svedese Klarna, che ha ricevuto investimenti dal Vision Fund 2 di Softbank nel mese di giugno e ha raddoppiato la sua valutazione da allora a 45,6 miliardi di dollari.
Square: cosa significa l'acquisizione di Afterpay
Square ha visto una grande opportunità in questa operazione per allontanarsi dalla forma di credito tradizionale, attraendo un pubblico più giovane. Scalapay sarà inglobata nella sua app Cash per i consumatori e nel suo prodotto Seller per le imprese. Per il momento non si è parlato di offerta di ulteriori opzioni finanziarie tradizionali come le carte di credito.
L'azienda con sede a San Francisco in questo modo apre anche a un servizio che al momento non effettua, ossia quello del credito al consumo, completando il quadro che vede la società di pagamenti digitali offrire prestiti e conti correnti e di risparmio per le piccole imprese. Secondo Jack Dorsey le nozze con Afterpay permetteranno di costruire un sistema finanziario più equo, accessibile e inclusivo.
I dati del secondo trimestre di Square hanno riportato un profitto lordo in aumento del 91% a 1,14 miliardi di dollari su base annua, con il volume dei pagamenti elaborati dalla piattaforma che è cresciuto dell'88% a 42,8 miliardi di dollari. Numeri questi che hanno superato in scioltezza le attese degli analisti. Ricordiamo che Square è una delle società che ha investito in Bitcoin e nell'ultima trimestrale le entrate provenienti dalla criptovaluta sono state di 2,72 miliardi, al di sotto delle attese di 3,4 miliardi del consensus. In questo 2021 Square è inoltre molto attiva sul fronte dell'M&A, come dimostra l'acquisizione a marzo della quota di maggioranza di Tidal.
Secondo Steven Ng, gestore di portafoglio presso Ophir Asset Management, l'intesa potrebbe aprire la strada a un serie di attività di M&A nel settore dei pagamenti digitali. Mentre per Neil Sanders, Managing Director di GlobalData, l'accordo è costoso per Square ma questo tipo servizio è in rapida crescita e per la fintech di Jack Dorsey alla fine potrà rivelarsi un grande affare.