L'intelligenza artificiale da tempo ha preso la strada dell'automotive. Non solo le società che sono specializzate nel settore la stanno attuando, ma anche compagnie che tradizionalmente svolgono tutt'altra attività hanno deciso di cimentarsi su quello che sarà il settore per il futuro.
Così Walmart rafforzerà il suo programma di veicoli a guida autonoma per la consegna dei prodotti della sua catena di negozi al dettaglio. Sfruttando la sua partnership con l'azienda informatica californiana Gatik, lancerà i camioncini autonomi senza la necessità della presenza di un conducente per percorrere un tratto di due miglia che unisce il centro di distribuzione e un negozio Walmart a Bentonville Ark.
Fino a questo momento il percorso era fatto con la presenza di un autista di sicurezza. Ora è giunto il momento di farne a meno, dopo che i camion hanno fatto circa 70 mila chilometri, come stabilito dal progetto pilota nel 2019. L'obiettivo aziendale è quello di testare la nuova tecnologia su un tragitto più lungo il prossimo anno, avvalendosi almeno nelle fasi iniziali di un guidatore in presenza.
Auto a guida autonoma: a che punto sono gli altri competitor
Walmart arriva comunque in un mercato che ha già fatto passi da gigante negli ultimi tempi. Tesla è stata pioniera con il suo software Full Self-Driving, sviluppato all'interno dell'azienda. Nell'ottobre del 2020 la società cinese XPeng ha presentato un suo prodotto inerente alla guida autonoma. Mentre il leader del motore di ricerca online cinese, Baidu, che gestisce da anni un servizio di taxi autonomo con autisti di sicurezza a bordo, ha ottenuto l'approvazione per testare 5 veicoli a guida autonoma senza conducente.
Interessanti sembrano essere due startup tecnologiche Velodyne Lidar e Luminar Technologies, che si sono quotate quest'anno. Le due società programmano i computer per far funzionare le auto a guida autonoma in totale sicurezza. Gli analisti prevedono che nel 2021 entrambe saranno in grado di generare circa 200 milioni di dollari di vendite.
Walmart: riflessi sulle azioni dallo sviluppo della guida autonoma
La strategia sulla nuova tecnologia di Walmart da un lato si integra con il suo core business, dall'altro rappresenta un modo per creare nuovi flussi di reddito e in maniera più rapida. Tutto questo in un'ottica di diversificazione delle entrate.
L'azienda punta molto anche sull'innovazione online, come dimostra la recente partnership con la piattaforma canadese di e-commerce, Shopify. Non solo, negli ultimi tempi il gigante della vendita al dettaglio è entrato anche nel settore della salute umana e animale, con progetti di espansione sempre più sostanziali.
Questa capacità di reinventarsi ha spinto le azioni a Wall Street, le quali quest'anno sono cresciute del 23%. Attualmente però vengono scambiate a 25 volte gli utili del 2021, mentre i multipli della media delle società che compongono l'indice S&P 500 si aggirano intorno a 20.
Questo vuol dire che gli investitori hanno puntato deciso sul titolo Walmart, essendo che 5 anni fa il rapporto Price/Earnings del gruppo era solamente di 14. Però ciò segnala anche un rischio sopravvalutazione seppur, facendo il raffronto con Amazon che scambia 50 volte i profitti stimati, si rientra in un livello di quasi normalità che può essere tollerato dal mercato.