Nella giornata di ieri, praticamente tutti i servizi di Google si sono fermati per poco meno di un'ora. Questo ha provocato una serie infinita di disservizi che ha colpito praticamente tutto il mondo. Il problema è stato risulto in meno di un’ora, ma l’accaduto ha mostrato a tutti quanto questa azienda sia permeata nelle vite di tutti noi.
Non sto solo parlando di tutte quelle persone che lavorano online, anche realtà apparentemente scollegate dal colosso di Mountain View hanno subito una interruzione. Ad essere bloccate sono state le numerose scuole che, grazie a Google Meet, stanno portando avanti le lezioni e si hanno avuti problemi anche sulle strade, visto che anche Google Maps ha smesso di funzionare.
Le azioni di Google crolleranno dopo questa debacle?
Il pensiero che tutti gli investitori al mondo hanno subito fatto, in seguito al problema che ha avuto Google è che le azioni, quotate alla Borsa di New York, avrebbero potuto subire dei forti ribassi. Questo non è successo e con buone probabilità nei prossimi mesi le azioni Google saliranno parecchio. Come è possibile questo?
Bloccando praticamente tutto il mondo, Google ha dimostrato quanto sia importante per milioni di aziende in tutto il mondo e come i suoi servizi siano, di fatto, indispensabili.
Tutto passa da Google, addirittura i programmi scolastici di una Nazione! Possiamo indignarci per questo, arrabbiandoci con il Governo per non aver pensato ad un piano autonomo ed aver affidato, di fatto, la cultura del proprio popolo nelle mani di un colosso americano, oppure possiamo comprarne le azioni e diventare azionisti della stessa compagnia.
Il quarto trimestre del 2020: i risultati dei colossi del tech
Con grandi probabilità, in termini di fatturato il quarto trimestre del 2020 sarà ottimo per Google. Una delle principali voci di fatturato per Google è la pubblicità online, che inserzionisti di tutto il mondo fanno per fare trovare i propri prodotti.
Anche a causa della pandemia che ha bloccato i negozi fisici, mai come nel 2020 gli acquisti dei consumatori sono stati fatti online. Tanti acquisti online significano tanta pubblicità su Google (anche Amazon pianifica su Big G), tanta pubblicità su Google significa tanto fatturato e ottima marginalità. È molto probabile che i risultati della società in questo ultimo trimestre saranno migliori delle aspettative, cosa che farà alzare i prezzi del titolo.
Shopping online: a beneficiare saranno i big del tech (e la Borsa apprezza)
Lo abbiamo già visto in diverse occasioni: i big del Tech beneficeranno dallo shopping natalizio. Lo abbiamo visto per Amazon, che mai come nel 2020 ha avuto traffico sui suoi server, ma anche per Google e Facebook al webinar di ieri.
Anche dal punto di vista tecnico, questi titoli sono ben posizionati per un acquisto. Tutti stanno denotando una situazione tecnica di compressione, che probabilmente sfocerà in nuovi rialzi da parte dei prezzi.
Sia su Amazon che su Facebook c’è un interessante configurazione grafica, chiamata triangolo, che denota proprio una forte accumulazione sui titoli.
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