La carenza globale dei semiconduttori ha avuto un peso decisivo nella trimestrale appena pubblicata di Taiwan Semiconductor Manufacturing. Gli utili del più grande produttore al mondo di chip infatti sono schizzati di un +11%, sebbene il risultato sia leggermente inferiore alle previsioni degli analisti.
Il colosso taiwanese è stato tra i grandi beneficiari della scarsità della materia prima che ha messo in difficoltà tutte le aziende che ne usufruiscono in ogni settore: dalle automobili agli smarthone, ai PC, ai laptop. Adesso la sfida per TSMC è importante, dal momento che Apple, il suo più grande cliente, ha già in programma di lanciare 90 milioni di iPhone per il secondo semestre del 2021 e avrà un estremo bisogno di una quantità consistente di microchip per la produzione.
Purtroppo, come ha dichiarato l'Amministratore Delegato di TSMC Chung Ching Wei, la capacità di fornitura sarà limitata almeno fino al 2022. Tuttavia, la società incrementerà la produzione di microcontrollori di quasi il 60% quest'anno, in modo da ridurre nel trimestre in corso la carenza di chip per i suoi clienti.
TSMC: i risultati della trimestrale
Il rilascio dei dati trimestrali di TMSC è stato positivo. Il margine operativo lordo si è aggirato intorno al 50%, un filino sotto le stime del consensus. Questo a causa almeno in parte del rafforzamento del Dollaro taiwanese che ha frenato l'export.
Tra i ricavi va rilevata una diminuzione del 3% con riferimento ai clienti di smartphone, i quali costituiscono la componente più importante delle entrate dell'azienda. Mentre si registra un aumento del 12% riguardo il fatturato proveniente dalle società automobilistiche.
Quanto alle previsioni, TMSC stima un incremento delle vendite su base annua del 20% nel 2021, con i ricavi per il prossimo trimestre che potrebbero salire tra 14,6 e 14,9 miliardi di dollari. Questo significa un margine operativo lordo tra il 49,5% e il 51,5%.
TSMC: 3 ragioni per comprare le azioni
La società con sede a Hsinchu è attesa oggi nella Borsa di New York per vedere le reazioni degli investitori alla pubblicazione dei dati del trimestre appena passato. Dai minimi di marzo 2020, quando è scoppiata la pandemia, le azioni TSMC hanno in pratica triplicato il loro valore e dall'inizio di quest'anno hanno realizzato una performance di circa il 14%.
La continuazione del rally dipenderà ovviamente da quanto tempo perdurerà la mancanza di semiconduttori sul mercato. Secondo l'analista di Citigroup Roland Shu, la forte domanda unita alla limitata capacità nella catena di approvvigionamento consentirà a Taiwan Semiconductor Manufacturing di sfruttare al meglio la sua capacità produttiva, rafforzando il suo potere di determinazione dei prezzi di mercato.
Quindi andrebbero comprate le azioni di TSMC? Vi sono almeno 3 motivi per farlo: l'azienda produce i chip più avanzati del mondo, il business aziendale è ben diversificato e infine la società è in grado di mantenere la leadership tecnologica aumentando il capex da 17,2 a 30 miliardi di dollari quest'anno, nonché investendo oltre 100 miliardi di dollari per aumentare la sua capacità produttiva. Di contro vi è un rischio geopolitico da considerare, dettato dalla posizione geografica che espone Taiwan alle tensioni politiche e militari tra Cina e Stati Uniti.