L’autorità USA per la sicurezza automobilistica ha aperto una nuova inchiesta che coinvolge circa 30 milioni di veicoli prodotti da una ventina di case automotive, tra cui anche Ferrari e FCA (ora Stellantis), su cui sono stati montati dispositivi di gonfiaggio degli air bag potenzialmente difettosi prodotti da Takata. Lo si apprende da un documento governativo visto ieri da Reuters.
Venerdì scorso la National Highway Traffic Safety Administration (NHTSA) ha avviato un'analisi ingegneristica su circa 30 milioni di veicoli commercializzati negli Stati Uniti tra il 2001 e il 2019. Le case produttrici sono state avvisate dell'indagine, che non è ancora pubblica.
L'inchiesta coinvolge veicoli assemblati da Honda Motor, Ford Motor, Toyota , General Motors, Nissan, Subaru, Tesla, Ferrari, Nissan, Mazda, Daimler, BMW, Chrysler (adesso parte di Stellantis), Porsche Cars, Jaguar Land Rover (di proprietà di Tata Motors) e altri ancora.
Contattate nella giornata di ieri da Reuters, alcune case produttrici non hanno voluto commentare prima dell'annuncio ufficiale dell'inchiesta da parte della NHTSA, atteso oggi, mentre altre non hanno immediatamente risposto a una richiesta di commento. Al momento la stessa NHTSA non ha rilasciato alcuna dichiarazione.
I 30 milioni di veicoli includono sia veicoli su cui i dispositivi di gonfiaggio degli air bag potenzialmente difettosi sono stati montati durante la produzione, sia dispositivi oggetto di precedenti richiami, si legge nel documento dell’Authority. Vediamo ora il quadro tecnico del colosso guidato da Elon Musk, Tesla, e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni USA, Tesla: analisi tecnica e strategie operative
Il quadro tecnico delle azioni Tesla appare costruttivo a Wall Street. Dopo aver trovato un minimo in area 546 dollari a maggio 2021, i corsi hanno dato il via ad un pattern di massimi e minimi crescenti, come si può evidenziare dall’andamento dei prezzi sul timeframe giornaliero.
Al momento le quotazioni si trovano in prossimità dei massimi di periodo registrati l’8 settembre scorso a 764,45 dollari per azione. Un breakout di questo livello potrebbe alimentare nuovi acquisti a Wall Street, fatto che potrebbe trasportare i prezzi a ridosso della resistenza statica a 780 dollari lasciata in eredità dal massimo del 14 aprile 2021 e successivamente in area di massimi a 880-900 dollari.
La positività verrebbe meno con una chiusura giornaliera al di sotto del minimo del 13 settembre scorso a 708 dollari, movimento che potrebbe favorire i venditori fino alla successiva area di concentrazione di domanda a 650 dollari. Vediamo ora la strategia e i livelli operativi nel dettaglio.
Azioni USA, Tesla: le strategie operative con i Certificati Turbo24 di IG
A livello operativo, si potrebbero valutare strategie long da 765 dollari. Lo stop loss potrebbe essere localizzato a 725 dollari, mentre il target a 880 dollari.
Per questo tipo di operatività abbiamo scelto i nuovi Certificati Turbo24 di IG sulle azioni USA, in particolare il Certificato Turbo Long su Tesla con un livello Knock-Out (KO) inferiore alla zona scelta per il nostro stop loss.
Nel dettaglio, il Certificato scelto è il Turbo24 Long con livello di KO a 644,3812 dollari. Per trovare la corretta size di ingresso a mercato, ricordiamo di controllare il moltiplicatore (sotto la voce info).
Nel caso del turbo scelto il moltiplicatore è pari a 0,1: quindi ogni volta che l’azione Tesla sale (o scende) di 1$, il Certificato Turbo24 salirà (o scenderà) di 0,1.
Per questo motivo, per ottenere un’esposizione equivalente ad 1 azione Tesla, sarà necessario comprare 10 certificati Turbo Long. Per replicare un investimento di 74.500$ sul titolo (100 azioni x 745$), dovremo acquistare 1.000 certificati turbo.
L’ammontare massimo che si potrà perdere non supererà in ogni caso l’investimento iniziale: perché accada ciò le quotazioni di Tesla dovranno raggiungere il livello di Knock-out del Certificate selezionato.
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