Le azioni Alphabet (Google) saranno tra le più monitorate questa settimana in attesa dei risultati del terzo trimestre che verranno pubblicati domani sera dopo la chiusura di Wall Street.
Secondo le previsioni, i ricavi del terzo trimestre di Alphabet sono aumentati di oltre il 12% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 86,41 miliardi di dollari. Gli utili dovrebbero salire a 23,03 miliardi di dollari o 1,85 dollari per azione, rispetto ai 19,69 miliardi di dollari o 1,55 dollari per azione dell'anno precedente.
Ricordiamo che nel secondo trimestre i risultati di Alphabet hanno superato le stime grazie all'aumento dei ricavi di Google Cloud del 28% anno su anno, raggiungendo i 10,35 miliardi di dollari. Tuttavia, il giorno successivo, le azioni hanno evidenziato una flessione a Wall Street, a causa delle preoccupazioni del mercato legate all'aumento della spesa per l'intelligenza artificiale.
Nel corso della conferenza stampa che ha fatto da corollario alla presentazione dei conti a luglio, il CEO Sundar Pichai ha dichiarato agli investitori che, per quanto riguarda la spesa per l'intelligenza artificiale, “il rischio di sottoinvestire è drammaticamente maggiore del rischio di sovrainvestire”.
Gli analisti di Jefferies hanno di recente definito l'IA un “contributore emergente” per Google Cloud e hanno affermato che, pur prevedendo una crescita continua nel terzo trimestre, i benefici dell'IA potrebbero diventare più evidenti il prossimo anno e nel 2026.
Il consenso degli analisti di Visible Alpha per i ricavi di Google Cloud nel terzo trimestre è di 10,87 miliardi di dollari, che rappresenterebbe una crescita del 29%. Vediamo ora il quadro grafico di Alphabet e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Alphabet (Google): analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
Riccardo Designori evidenzia come – analizzando il timeframe settimanale – i prezzi del titolo Alphabet si trovino in prossimità della resistenza statica a 170 dollari, ultimo livello prima di un eventuale ritorno sui massimi storici.
Per quanto riguarda l’operatività, Designori evidenzia che in caso di un ritorno dei prezzi sopra a 170,50 dollari si potrebbero valutare strategie rialziste che avrebbero come obiettivo ambizioso la resistenza rappresentata dai top menzionati prima in area 193 dollari.
Al contrario, la violazione del supporto a 161 dollari potrebbe dare il via a un’accelerazione del ribasso dapprima fino ai minimi segnati il 5 agosto scorso in area 156 dollari e successivamente sui minimi registrati il 10 settembre in area 148,50 dollari.
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