Come operare sul cambio EUR/USD in attesa della riunione di politica monetaria della BCE e della consueta conferenza stampa della presidente Christine Lagarde? Il cambio EUR/USD consolida in area 1,0930, mentre il dollaro USA rimane piatto in area 103 nonostante la pubblicazione dei dati sull'indice dei prezzi alla produzione USA di venerdì, che hanno mostrato un'accelerazione più rapida del previsto a settembre su base annua.
Il rapporto ha mostrato che l'inflazione annuale misurata dal PPI è rallentata a un ritmo più lento del previsto, passando all'1,8% dall'1,9% di agosto, rivisto al rialzo dall'1,7%. Gli economisti si aspettavano una crescita dell'inflazione alla produzione dell'1,6%.
Nello stesso periodo, il PPI core - che esclude i prezzi volatili di cibo ed energia - è aumentato del 2,8%, più velocemente delle stime del 2,7% e del precedente comunicato del 2,6%, rivisto al rialzo dal 2,4%. L'IPP mensile è rimasto piatto, mentre il dato core è cresciuto dello 0,2% come da attese.
Un'inflazione alla produzione statunitense più calda del previsto, dopo dati sull'inflazione ostinati, ha rinnovato il rischio che l'inflazione rimanga persistente. Tuttavia, secondo il CME FedWatch Tool, il mercato si aspetta un taglio dei tassi di interesse di 25 punti base da parte della Federal Reserve nei meeting di novembre e dicembre, mentre il focus dei funzionari politici si è spostato sulla crescita e la piena occupazione.
Fronte euro, gli operatori si aspettano che la Banca centrale europea taglierà ulteriormente i tassi di interesse in entrambe le riunioni di politica monetaria che si terranno prima della fine dell’anno. La BCE ha già ridotto il tasso di deposito di 50 punti base al 3,5% quest'anno.
Si prevede giovedì la BCE effettui due tagli dei tassi di 25 punti base, di cui uno questa settimana e il secondo a dicembre. Le scommesse dovish della BCE sono state accelerate da un calo più rapido del previsto delle pressioni inflazionistiche dell'Eurozona e dai crescenti rischi per la crescita economica.
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Riccardo Designori evidenzia come – analizzando il timeframe giornaliero – le quotazioni della moneta unica nei confronti del biglietto verde siano scivolate nelle ultime settimane, in scia all’ampia figura di inversione (doppio massimo) a 1,1200 con neckline a 1,1000.
Con il ribasso registrato nelle ultime giornate, le quotazioni hanno effettuato il test dell’area di supporto a 1,0900, livello dal quale si potrebbero valutare strategie di natura rialzista. Per quanto riguarda l’operatività di breve termine, si potrebbero implementare posizioni in acquisto da area 1,0915-1,0900, con stop loss sotto 1,0880 e primo obiettivo di profitto a 1,0975.
Un target più ambizioso potrebbe essere collocato a 1,1040. Fronte short, Designori evidenzia area 1,1070 come livello dal quale valutare posizioni in vendita in linea con il recente trend. Lo stop loss potrebbe essere posto a 1,1230 e il primo obiettivo a 1,0910. Un target più ambizioso potrebbe essere posto sul livello psicologico a 1,0800.
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