Alphabet (Google) sta collaborando con le aziende di servizi pubblici negli Stati Uniti e in altri Paesi per valutare il nucleare come possibile fonte di energia per i suoi data center, evidenziando il crescente interesse per l'utilizzo dell'energia atomica per alimentare il boom dell'intelligenza artificiale.
“Negli Stati Uniti, in mercati altamente regolamentati dove non abbiamo la possibilità di acquistare direttamente l'energia, stiamo lavorando con i nostri partner di servizi pubblici e con i produttori per capire come portare queste nuove tecnologie - il nucleare potrebbe essere una di queste - nella rete”, ha dichiarato Amanda Peterson Corio, responsabile globale dell'energia per i data center di Google.
Altri colossi tecnologici, tra cui Microsoft e Amazon stanno già puntando sull'energia nucleare come fonte di energia stabile e a basse emissioni di carbonio per soddisfare la crescente domanda di elettricità dei loro data center, riducendo al contempo la dipendenza dai combustibili fossili per ridurre le emissioni.
Microsoft ha accettato di acquistare energia dalla centrale nucleare chiusa di Three Mile Island in Pennsylvania, mentre Amazon ha recentemente acquistato un centro dati a energia nucleare nello stesso Stato.
Per Google, disporre di energia 24 ore su 24 e non intermittente è “di fondamentale importanza per la nostra crescita a lungo termine”, ha dichiarato Corio. Vediamo ora il quadro grafico di Alphabet e come operare secondo l’analisi tecnica.
Azioni Alphabet (Google): analisi tecnica e strategie operative con i CFD di IG
Riccardo Designori evidenzia come – analizzando il timeframe mensile – i prezzi del titolo Alphabet abbiano testato un importante area di supporto statica lasciata in eredità dai massimi registrati a luglio 2021 e febbraio 2022 a 150 dollari per azione.
Su base settimanale, i prezzi – grazie al balzo registrato nelle ultime ottave – hanno testato la resistenza a 170 dollari, livello che se superato potrebbe portare a un nuovo impulso rialzista verso i massimi in area 190 dollari.
Per quanto riguarda l’operatività, strategie short potrebbero essere valutate da area 167-169 dollari, con stop loss in area 172,50 dollari. In questo caso il primo obiettivo potrebbe essere localizzato in zona 161,80 dollari e il successivo in area 157 dollari.
Lato long, il superamento della resistenza a 170 dollari potrebbe dare il via a posizioni in acquisto. Per un’operatività più conservativa si potrebbero attendere segnali di forza in area 157 dollari, dove al momento transita la linea di tendenza discendente che collega i massimi segnati tra agosto e settembre. In questi casi il target potrebbe essere posto in area 186-190 dollari.
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