La settimana borsistica è stata molto tormentata a Wall Street, che ha allargato la sottoperformance quest'anno rispetto alle Borse europee. Gli investitori stanno attuando una rotazione - bisognerà vedere quanto temporanea - dalle azioni statunitensi a quelle del Vecchio Continente. In questo momento, il mercato sembra aver perso quella fiducia smisurata che nutriva verso la grande tecnologia americana non molto tempo fa.
C'è molta preoccupazione riguardo le
enormi spese delle Big Tech sull'intelligenza artificiale, perché sono avanzati dubbi che si possano effettivamente tradurre in grandi guadagni futuri per le aziende. Il sentiment si è inasprito soprattutto dopo che la startup cinese
DeepSeek ha rilasciato un modello AI (Artificial Intelligence) in grado di ottenere le migliori performance ma a un costo estremamente più basso.
Nel frattempo gli investitori che avevano abbracciato ciecamente la politica economica di Donald Trump dopo la sua elezione a presidente degli Stati Uniti, ora cominciano a dubitare che ciò possa portare a un vantaggio effettivo per l'economia statunitense. Anzi, temono che la guerra dei dazi finisca per minare la crescita, mettendo pressione alle azioni in Borsa.
Alcuni dati macroeconomici hanno già fatto suonare qualche campanello d'allarme. I dati sulle spese dei consumatori e sull'attività manifatturiera degli Stati Uniti hanno riportato un rallentamento. La lettura di ieri sull'occupazione americana ha segnalato la creazione di nuovi posti di lavoro e un tasso di disoccupazione peggiori delle aspettative.
Sull'altra sponda dell'Atlantico, l'Europa ha avanzato un progetto di spesa per la difesa da 800 miliardi di dollari. Nel contempo, la Germania sta per effettuare una svolta epocale, rimuovendo i limiti fiscali autoimposti da decenni per investire negli armamenti e nelle infrastrutture. Questo ha galvanizzato gli investitori, che ora si aspettano un ritorno alla crescita sostenuta nella regione.
Wall Street: occhio a questo segnale tecnico
Fino a poco tempo, i trader compravano le azioni a Wall Street in occasione di ogni ritracciamento, confidando sul trend ascendente di lungo periodo. Attualmente non è più così. Quantomeno, gli operatori procedono con maggiore cautela. E dopo questa settimana turbolenta, è il caso di acquistare il ribasso?
Questa settimana, il sell-off ha generato un segnale tecnico che non andrebbe trascurato nella valutazione di qualsiasi strategia:
l'S&P 500 ha temporaneamente violato al ribasso la sua media mobile a 200 giorni, passante in area 5.700 punti, per la prima volta da novembre 2023. Si tratta di un supporto cruciale per il benchmark statunitense. L'ultima volta che è stato rotto, si è verificata una ripresa delle quotazioni nell'arco di pochi giorni. Stavolta però potrebbe essere diverso perché
la volatilità è salita al livello più alto da metà dicembre.
"Sebbene le azioni possano rimbalzare da quel livello di supporto chiave, potremmo non aver ancora visto il minimo finale", ha detto Jonathan Krinsky, capo tecnico di mercato di BTIG. L'esperto consiglia di tenere sotto controllo l'indice VIX Cboe, i segnali provenienti dal mercato delle opzioni, la reazione generale del mercato alle notizie macroeconomiche e gli sviluppi dell'intelligenza artificiale. Tutti questi elementi sono essenziali per "individuare i segnali di un minimo di mercato", ha sottolineato Krinsky.