Dopo aver esplorato l'andamento dei mercati finanziari a giugno (Mercati: cosa dice la stagionalità per il mese di giugno?), ora ci concentriamo sul mese di luglio. Di seguito, esamineremo i pattern storici dei rendimenti del mese di luglio dei principali indici azionari USA, cercando di individuare tendenze ricorrenti e di comprendere se e come queste possano essere utilizzate per le proprie strategie di trading o d’investimento.
La stagionalità nel mese di luglio a Wall Street
Analizziamo ora, tramite la piattaforma Forecaster, la stagionalità sui principali indici azionari statunitensi: S&P 500, Dow Jones Industrial Average e il NASDAQ 100.
S&P 500


NASDAQ 100


DOW JONES


Secondo la piattaforma Forecaster, luglio è storicamente un mese all’insegna dei rialzi per i principali indici azionari statunitensi. Considerando gli archi temporali che vanno da 3 anni a 30 anni, sullo S&P 500 il numero di occorrenze positive è ben superiore al 50%, avvalorando l’ipotesi di un mercato potenzialmente rialzista in questo mese. Essendo i tre indici estremamente correlati, anche sul Dow Jones e sul NASDAQ 100 è evidente questa tendenza.
Stagionalità: bene tenerla a mente, ma non basta
Gli investitori possono considerare le tendenze stagionali come parte della loro strategia di trading o investimento, ad esempio come filtro operativo, ma è essenziale integrare tali informazioni con un’analisi più ampia che includa altri tipi di indicatori (tecnici, macro, fondamentali ecc.).
La stagionalità è un aspetto importante da considerare nell’analisi dei mercati finanziari, soprattutto per quei sottostanti che hanno una stagionalità intrinseca come le materie prime, ma riguardo gli indici azionari non deve essere l’unico fattore guida nelle decisioni di investimento.