Negli ultimi decenni gli indici MSCI sono diventati un punto di riferimento imprescindibile per gli investitori di tutto il mondo. Utilizzati da fondi comuni, ETF e gestori patrimoniali come benchmark per confrontare e guidare le strategie d’investimento, gli indici di MSCI Inc. raccontano anche un pezzo importante della storia della finanza moderna. Ma da dove nascono e perché sono così rilevanti?
Le origini: Capital International e il lancio del World Index
La storia inizia nel 1969, quando la statunitense Capital International lanciò i primi indici azionari globali per tracciare i mercati al di fuori degli Stati Uniti. Fra questi, il più importante fu il MSCI World Index, che raccoglieva le società a grande e media capitalizzazione dei principali Paesi sviluppati. Era una novità assoluta: fino ad allora, la maggior parte degli strumenti di riferimento per gli investitori era limitata al mercato USA.
L’acquisizione di Morgan Stanley e la nascita di MSCI
Nel 1986, Morgan Stanley acquisì i diritti sugli indici Capital International, ribattezzandoli Morgan Stanley Capital International (MSCI). Da qui l’acronimo che ancora oggi identifica la società e i suoi indici. Negli anni successivi, MSCI continuò a crescere e a diversificarsi:
- 2004: acquisizione di Barra, specializzata in analisi del rischio e costruzione di portafogli.
- 2007: spin-off da Morgan Stanley e quotazione a Wall Street.
- 2009: completa indipendenza come società autonoma con sede a New York.
Oggi MSCI è un gruppo leader mondiale nell’elaborazione di indici, rating ESG e strumenti analitici per investitori istituzionali e privati.
Indici MSCI: perché sono importanti?
Gli indici MSCI hanno cambiato il modo di fare finanza globale. Sono fondamentali per almeno tre motivi:
- Benchmark universali: permettono di misurare la performance di un portafoglio rispetto al mercato di riferimento.
- Diversificazione: offrono esposizione a più Paesi, settori e capitalizzazioni, riducendo il rischio di concentrazione.
- Influenza reale sui mercati: le revisioni periodiche di MSCI possono muovere miliardi: l’inclusione o esclusione di un titolo in un indice genera flussi significativi di capitale.
Oggi si stima che oltre 12.000 miliardi di dollari siano investiti in strumenti che replicano o utilizzano come benchmark gli indici MSCI.
I principali indici MSCI
MSCI pubblica centinaia di indici, ma alcuni hanno assunto un ruolo centrale nei mercati finanziari:
- MSCI World Index (1969): rappresenta i mercati azionari dei 23 Paesi sviluppati. Include oltre 1.500 società, con forte peso degli Stati Uniti e del settore tecnologico.
- MSCI Emerging Markets Index (1988): traccia le performance di oltre 1.000 società in 27 mercati emergenti, inclusi Cina, India e Brasile.
- MSCI ACWI (All Country World Index): combina mercati sviluppati ed emergenti (circa 3.000 titoli in 50 Paesi), offrendo una visione globale ancora più ampia.
- MSCI EAFE Index: si concentra su Europa, Australasia e Far East, escludendo Stati Uniti e Canada.
- MSCI USA e MSCI Europe: indici dedicati ai mercati domestici dei due principali poli finanziari.
- MSCI Frontier Markets: include Paesi più piccoli e meno sviluppati, considerati il “passo successivo” dopo gli emergenti.
Sebbene sia MSCI World sia MSCI ACWI siano indici globali, c’è una distinzione importante tra i due. MSCI World copre solo i mercati sviluppati, mentre MSCI ACWI estende la copertura anche ai mercati emergenti, fornendo una rappresentazione più completa dell’economia globale. Per questo motivo, molti gestori lo considerano il benchmark più adatto a una strategia di investimento internazionale bilanciata.
Indici MSCI: un ruolo destinato a continuare
Da un’iniziativa pionieristica di Capital International negli anni ’60, gli indici MSCI sono diventati il linguaggio universale della finanza globale. Utilizzati da investitori istituzionali, fondi passivi ed ETF, rappresentano non solo un termometro dei mercati, ma anche uno strumento pratico per costruire portafogli diversificati e orientati al lungo termine.
Che si tratti di seguire l’MSCI World, guardare alle opportunità dell’MSCI Emerging Markets o puntare alla copertura globale dell’MSCI ACWI, gli indici MSCI restano oggi tra i riferimenti più autorevoli per orientarsi nell’universo complesso degli investimenti internazionali.