Il venerdì 13 è spesso considerato un giorno sfortunato nella cultura popolare, poiché associato a superstizioni e credenze. Ma questo particolare giorno influisce effettivamente sul comportamento degli operatori e quindi sui mercati finanziari?
Questo articolo esplorerà il rendimento delle Borse USA nei giorni “venerdì 13”, analizzando dati storici per determinare se esiste una indicazione significativa tra il giorno e le performance dei mercati, con i dovuti limiti del caso legati a l’assenza di un rapporto causale.
Per comprendere se il “venerdì 13” influenzi la psicologica degli operatori e di conseguenza quello dei mercati finanziari, è necessario analizzare i dati storici dei rendimenti dei principali indici azionari durante questi giorni (in questo caso ci concentriamo sugli USA, in particolare sullo S&P 500).
Rendimenti Wall Street nei venerdì 13: cosa dicono i numeri
È bene tenere a mente fin da subito che non vi è un rapporto causale tra una particolare data e performance di un sottostante, ma si potrebbero comunque identificare eventuali bias sfruttabili ad esempio per la propria operatività come filtro di trading per strategie intraday, se il numero di occorrenze sul totale risulteranno statisticamente significative (>50%).
Venerdì 13 si verifica almeno una volta all'anno e può accadere fino a tre volte in un dato anno. I backtest rivelano che venerdì 13 è stato storicamente un venerdì dove Wall Street, al contrario delle credenze popolari, segna un rendimento positivo superiore alla media dei rendimenti di tutti i venerdì.
La performance media dal 1° gennaio 1983 è stata dello 0,20% nei venerdì 13, che sono stati in totale 70. La percentuale di valori positivi, calcolata come numero di occorrenze positive sul totale dei campioni risulta del 61,43% se si considerano i rendimenti overnight (Close to Close) e del 60% per quelli intraday (Open to Close).
Entrambi i valori, superiori al 50%, forniscono una prima idea della bontà statistica, ma va considerato che il numero di campioni (70) è troppo basso, proprio a causa della natura dell’evento analizzato (un venerdì 13 non è un evento frequente).
Inoltre, come già specificato in precedenza, non vi è una natura causale del bias, come è invece per le materie prime, quindi andrebbe considerato con cautela. Anche se la giornata è considerata sfortunata nel cultura popolare, sembra vero il contrario nel mercato azionario.