Dopo aver esplorato l'andamento dei mercati finanziari nel mese di luglio (Luglio: cosa dice la stagionalità a Wall Street?), ora ci concentriamo sul mese di agosto. Di seguito, esamineremo i pattern storici dei rendimenti del mese dei principali indici azionari USA, cercando di individuare tendenze ricorrenti e di comprendere se e come queste possano essere utilizzate per le proprie strategie di trading o d’investimento.
La stagionalità nel mese di agosto a Wall Street
Analizziamo ora, tramite la piattaforma Forecaster, la stagionalità sui principali indici azionari statunitensi: S&P 500, Dow Jones Industrial Average e il NASDAQ 100.
S&P 500


Dow Jones


NASDAQ 100


Secondo la piattaforma Forecaster, agosto è storicamente un mese volatile per i principali indici azionari statunitensi. Considerando gli archi temporali che vanno da 3 anni a 30 anni, e prendendo come riferimento lo S&P 500, il numero di occorrenze positive superiore al 50% è inferiore rispetto ad altri mesi e non mancano le indicazioni short in certi periodi temporali (3 e 15 anni su tutti). I grafici evidenziano una potenziale fase ribassista fino all’inizio della seconda decade del mese.
Stagionalità: bene tenerla a mente, ma non basta
Gli investitori possono considerare le tendenze stagionali come parte della loro strategia di trading o investimento, ad esempio come filtro operativo, ma è essenziale integrare tali informazioni con un’analisi più ampia che includa altri tipi di indicatori (tecnici, macro, fondamentali ecc.).
La stagionalità è un aspetto importante da considerare nell’analisi dei mercati finanziari, soprattutto per quei sottostanti che hanno una stagionalità intrinseca come le materie prime, ma riguardo gli indici azionari non deve essere l’unico fattore guida nelle decisioni di investimento.