Agosto era il mese dello Yen e, fino al 20 del mese scorso, è stato effettivamente così. Poi qualcosa è cambiato. Dopo Jackson Hole i mercati hanno messo a segno nuovi massimi storici a ripetizione sul fronte azionario. Ma anche il mondo delle emerging currencies e delle commodity currencies ha respirato dopo le vendite della prima parte del mese.
Giappone: il peso del passo indietro di Suga
In Giappone in realtà è successa anche un’altra cosa che nulla ha a che fare con i mercati: le dimissioni di Suga. A novembre si terranno le elezioni politiche e il premier uscente è in netto calo di popolarità. La pessima gestione della pandemia e la polemica per le Olimpiadi che molti cittadini nipponici non volevano hanno impedito a Suga di raggiungere quel consenso necessario per essere il leader alla guida del Liberal Democratic Party in autunno. E così Suga ha annunciato di voler fare un passo indietro.
Non sarà lui a guidare il partito alle elezioni e non sarà quindi lui il candidato premier di un partito comunque dato per vincente nei recenti sondaggi. Il Nikkei 225, l’indice più conosciuto della Borsa giapponese, ha festeggiato. Lo Yen ha perso terreno. Questo l’esito di una decisione che a questo punto potrebbe rendere meno aggressivo il pacchetto di misure fiscali che il mercato si attendeva da Suga prima delle elezioni.
Yen: il quadro grafico di EurJpy
UsdJpy ha recuperato 110 nonostante la debolezza evidente della divisa americana. Altri cross tipicamente usati dai carry trader come AudJpy hanno recuperato oltre 300 pips in poche sedute. EurJpy ha limato con precisione impressionante il minimo di marzo a 128,25 e, complice anche un cambio con il dollaro USA particolarmente pimpante, ha sfruttato il “vuoto” di politica economica e monetaria che da qui a novembre potrebbe appesantire la tendenza dello yen.
La ripida trendline ribassista che conteneva i rialzi del cross da giugno è stata violata verso l’alto. Quello che però conta di più (e che differenzia EurJpy da EurUsd) è la tenuta della media mobile a 200 giorni come supporto. Mentre il cambio EurUsd è contenuto da questa resistenza dinamica, EurJpy dopo una breve escursione ribassista ha saputo ritornare al di sopra del supporto dinamico con una lunga sequenza di candele bullish. Segnale di forza.
A questo punto l’area di 130,5/131 potrebbe fare da tappo temporaneo e ideale barriera per completare quell’opera di consolidamento sui supporti di lungo periodo necessaria per una definitiva ripartenza del cross.
Potremmo immaginare una figura di testa e spalla rialzista nelle prossime settimane e quindi una nuova puntata verso 129. Quella sarebbe la migliore opportunità per andare long EurJpy con un corretto profilo di rischio rendimento.