Il dominio del dollaro USA nel mercato delle valute si sta sgretolando. L'incertezza economica negli Stati Uniti determinata dalla guerra commerciale sta spingendo le Banche centrali alla ricerca di alternative al biglietto verde nella costituzione delle proprie riserve. Molti istituti monetari sono anche rimasti scossi dalle sanzioni alla Russia che si sono tradotte in un congelamento degli asset. E quindi preferiscono fare una diversificazione valutaria e di attività.
La moneta americana probabilmente rimarrà il punto di riferimento a livello internazionale, dal momento che le commodities sono quotate in dollari e le dimensioni del mercato dei titoli di Stato USA sono talmente elevate che rendono la valuta a stelle e strisce la più liquida del mondo. Tuttavia, un certo raffreddamento verso il biglietto verde sottolinea che "l'eccezionalismo" degli Stati Uniti sta venendo meno.
Secondo gli strategist di Goldman Sachs, il dollaro è sopravvalutato ancora di circa il 17% ed è per questo che prevedono "una rotazione verso altre valute globali".
Valute: dove investire?
Da inizio anno, il Dollar Index - indice che riproduce l'andamento del dollaro USA rispetto a un paniere di valute - è crollato di circa 8,5 punti percentuali. In teoria, i dazi imposti dal presidente degli Stati Uniti
Donald Trump dovrebbero favorire la valuta nazionale, in quanto alimenterebbero l'inflazione e costringerebbero la
Federal Reserve a tenere i tassi più alti. Tuttavia, gli investitori temono che la guerra commerciale in atto porti alla recessione economica americana e quindi
rifuggono ogni asset a stelle e strisce.
Se il dollaro statunitense continua a perdere interesse tra gli investitori, quali potrebbero essere le valute sulle quali in questo momento vale la pena di puntare? Gli esperti di Goldman preferiscono le divise dei Paesi dove la Banche centrali cercano di diversificare le loro riserve rispetto al dollaro. Nello specifico: yuan cinese, won coreano e dollaro singaporiano.
"Sebbene il biglietto verde e l'euro rimangano attività di riserva preminenti, c'è spazio per le Banche centrali per aumentare le loro allocazioni ai peer non tradizionali, poiché il dominio del dollaro continua a diminuire", ha scritto in una nota il team della banca di investimento americana. "Riteniamo che la diversificazione dal dollaro debba persistere, poiché questa tendenza è stata ben radicata nell'ultimo decennio", hanno aggiunto.
Nello specifico, lo yuan potrebbe aumentare di valore diventando un "candidato naturale per potenziali allocazioni delle riserve" grazie ai legami commerciali della Cina con il mondo. La domanda di won potrebbe crescere in quanto "la Corea del Sud è sulla buona strada per entrare nell'indice FTSE World Government Bond il prossimo anno". Quanto al dollaro singaporiano, gli investitori potrebbero essere attratti dal fatto che "Singapore, che ha un rating AAA, probabilmente sta già conducendo a sé investimenti da parte delle Banche centrali".