Siamo in dirittura di arrivo di un 2023 che ha visto due volti. Il primo in cui il rialzo impetuoso dei tassi americani ha reso il mondo obbligazionario un campo di macerie. Il secondo in cui gli eccessi di vendite accumulate hanno subito un processo di normalizzazione che ha favorito un recupero del settore del reddito fisso.
Naturalmente le valute sono state influenzate da queste dinamiche con differenziali di tasso che si sono via via aggiustati sulla base dei nuovi dati di inflazione e sulle prospettive offerte da banche centrali che rimangono restie nel concedere ai mercati quell’apertura di credito verso un ribasso del costo del denaro fin dalla prima parte del 2024.
Il rand sudafricano non rientra tra le valute vincenti del mondo emergente. Nulla di clamoroso quanto a perdita sul cambio spot, ma le ricche e generose cedole in questo 2023 sono state fagocitate dalla svalutazione della divisa. L’ultimo dato di inflazione è stato confortante visto che ha consolidato la permanenza dei prezzi al consumo dentro il range 3-6% stabilito dalla banca centrale. Passando da 5,9% a 5,5% a novembre il processo sembra assumere contorni che dovrebbero favorire un atteggiamento più proattivo della SARB per rilanciare la crescita.
Attenzione però al dato core che a novembre è leggermente risalito a 4,5%. Gli analisti si attendono una banca centrale proattiva sui tassi da maggio in avanti, con una riduzione del costo del denaro nell’ordine dei 100 punti base per l’intero anno che riporterebbe al 7,25% i repo rate. A confermare la dinamica dell’inflazione anche i prezzi alla produzione cresciuti a novembre del 4,6% in deciso rallentamento rispetto al 5,8% di ottobre.
USD/ZAR: cosa dice il quadro grafico
Ma passiamo all’analisi grafica per comprendere quali potrebbero essere le prospettive di un rand sudafricano che non ha sfruttato appieno il rally dell’oro a cui abbiamo assistito negli ultimi tempi. Ai metalli preziosi in generale il rand ha un collegamento naturalmente legato all’importanza dell’industria mineraria. Allo stesso tempo però la divisa sudafricana soffre quando si alza la volatilità sui mercati finanziari per la chiusura di molte operazioni di carry trade che alimentano la forza del rand nei momenti di positività del clima. E naturalmente viceversa come testimonia il recente rally.
USD/ZAR continua da mesi a galleggiare tra due linee convergenti. Quella più breve che congiunge i massimi e quella più duratura che congiunge i minimi. La sensazione è quella di trovarsi di fronte ad una figura di continuazione che salendo sopra le resistenze di 19,40 darebbe la stura ad una ripresa del bull market di USD/ZAR. Questo è anche il mio scenario preferito con i supporti di area 18 che rappresentano l’ideale stop loss di una strategia long. Una discesa sotto questa soglia tecnica aprirebbe un quadro decisamente nuovo e positivo per il rand in un contesto di mercati finanziari che a quel punto volgerebbero ancora più al bello.