La Norvegia prosegue nella sua politica di rialzo dei tassi di interesse con un ritocco di 25 punti base che ha permesso alla corona norvegese di raffreddare una temperatura troppo alta che l’aveva portata ai minimi storici contro euro. La Norvegia è stato uno dei primi paesi ad avviare un ciclo di rialzi del costo del denaro dopo la pandemia.
Nel tentativo di ridurre la pressione su una corona che con la sua debolezza sta importando inflazione vanificando il lavoro della banca centrale, il paese scandinavo ha annunciato di recente di aver ridotto l'immissione sul mercato di corone generate dalla vendita di petrolio e gas e reinvestite nel fondo sovrano nazionale. Purtroppo per la Norvegia ci si è messo pure il prezzo del petrolio in caduta libera e sotto i 70 dollari al barile a complicare una situazione che inevitabilmente rallenterà il ciclo economico, ma non l'inflazione nel breve periodo.
USD/NOK: focus su area 10,3 corone
La banca centrale si è riunita la scorsa settimana aumentando i tassi di interesse come previsto di 25 punti base al 3,25%. Confermato che a giugno arriverà un altro aumento del costo del denaro, ma soprattutto che la Norges Bank sta monitorando attentamente l’andamento della corona complice, assieme all’aumento dei salari, del mancato raffreddamento dell’inflazione.
Per la corona norvegese al momento non si intravedono grandi segnali di miglioramento.
Nel rapporto con la vicina di casa corona svedese il rapporto di cambio sta letteralmente crollando. NOK/SEK è sceso a 0,95 con la chiusura dei minimi storici del 2020 a 0,93 ormai ad un passo. Presto potrebbero cominciare a muoversi gli arbitraggisti tra le due valute.
Per quello che riguarda EUR/NOK la chiusura del mese di aprile è stata superiore a quella del 2020. Un nuovo massimo storico.
Infine, contro il pur debole dollaro la resistenza di 10,8 è stata testata e oltre questo livello si aprirebbero spazi di ulteriore discesa per la Corona. La decisione della banca centrale locale sembra aver rimandato l’appuntamento.
Riteniamo quindi prematuro pensare ad ulteriore nuova debolezza nella NOK anche a causa di un sentiment estremo negativo. Dopo l’intervento anche verbale della Norges Bank appare più probabile un trading range che vedrebbe 10,3 come base di supporto in attesa del prossimo meeting del 22 giugno. Stop loss da posizionare sopra 10,9.
Interessante a livello grafico notare come proprio 10,3 sarebbe anche la base di un doppio massimo con doppio minimo interno. Uno sfondamento verso il basso imporrebbe di rompere gli indugi andando lunghi di NOK con a quel punto un contesto molto interessante per chi cerca un’esposizione al mondo commodities attraverso il più tranquillo mondo obbligazionario.