Il cambio
USD/JPY balza al valore massimo degli ultimi cinque mesi a 157,98 nonostante il nuovo avvertimento lanciato dal Ministero delle finanze giapponese circa l'adozione di "misure appropriate contro i movimenti eccessivi" sui mercati valutari. Il governo si è detto "allarmato dagli sviluppi sul mercato dei cambi" e quindi ora è pronto a intervenire per frenare la speculazione.
Tuttavia, il rapporto sulle opinioni dei funzionari della
Bank of Japan della riunione di dicembre pubblicato oggi ha riportato che ad alcuni membri più fiduciosi sul rialzo dei tassi di interesse a breve termine, si antepone la cautela di quei funzionari che guardano all'andamento dei salari in Giappone e alle future politiche commerciali statunitensi. Sul tema, la scorsa settimana il governatore della BoJ
Kazuo Ueda ha riferito che occorrerà molto tempo per valutare le prospettive riguardo i salari e le economie estere, facendo trapelare una punta di prudenza nella decisione sulle prossime strette a partire dal meeting di gennaio.
Viceversa, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha avvertito questo mese che i tagli previsti del prossimo anno al momento sono due e non tre come tutti si aspettavano. Tutto questo ha spinto gli investitori ad acquistare l'USD/JPY, almeno fino a quando permane la divergenza di approccio alla politica monetaria tra le due Banche centrali.
USD/JPY: ancora rialzi nel 2025?
Il 2025 si prospetta molto incerto per il "ninja", in quanto sono molte le variabili che, secondo gli analisti, andranno valutate. La cautela di alcuni funzionari della BoJ è motivata anche dal fatto che la messa in pratica del programma di Trump improntato su tagli delle tasse, strette all'immigrazione e soprattutto dazi più aspri, finirà per alimentare l'inflazione negli Stati Uniti. Questo renderà inevitabile per la Fed tenere alti i tassi di interesse e, di conseguenza, allontanare la prospettiva di una riduzione della divergenza rispetto alla BoJ.
Il mercato quindi potrebbe essere meno propenso a staccarsi dal dollaro, in un contesto in cui le tensioni a livello geopolitico sono comunque ancora alte. Quest'anno l'USD/JPY è avanzato di quasi 12 punti percentuali. Mantenere lo stesso ritmo non è facile, ma "la tendenza al rialzo è forte", hanno osservato gli analisti di Mizuho Securities. Tuttavia, "c'è la sensazione che il movimento forte del dollaro e dello yen debole che abbiamo visto finora sia esagerato e c'è il rischio di pullback", hanno precisato.
Nei giorni scorsi, Mukund Daga, responsabile delle opzioni FX per l’Asia con sede a Singapore presso Barclays Bank Plc, ha riferito che gli hedge fund sul mercato in questo momento hanno una visione per l'aumento del cambio USD/JPY a 160-165, nonostante gli avvertimenti del ministro delle finanze giapponese Katsunobu Kato.