I trader si stanno proteggendo dalle oscillazioni dei prezzi del cambio USD/CAD in vista delle tariffe del 25% che il presidente degli Stati Uniti
Donald Trump imporrà a partire da oggi al Canada. Nell'ultima giornata di contrattazioni della settimana, il costo pagato dagli operatori sul mercato dei derivati per coprirsi dalle variazioni del "loonie" è salito ai massimi di ottobre 2022 mentre il premio delle opzioni, misurato dallo spread tra volatilità implicita e storica, è aumentato al secondo livello più alto dalla grande crisi del 2008.
Gli investitori sono preoccupati che con i dazi, l'economia canadese venga pesantemente colpita, inducendo la Bank of Canada a tagliare i tassi di interesse molto più del previsto. Nel contempo, le tariffe potrebbero risvegliare l'inflazione negli Stati Uniti e obbligare la Federal Reserve a tenere alti i tassi di interesse rafforzando il biglietto verde.
Secondo alcuni, le tariffe potrebbero comportare un calo del dollaro canadese da 2 a 4 punti percentuali rispetto alla moneta americana, a seconda del fatto che il petrolio sia incluso nelle strette di Trump. Se il greggio fosse soggetto a dazi, le imprese e i consumatori sosterrebbero un costo maggiore, spingendo ancora più in alto l'inflazione a stelle e strisce.
USD/CAD: i rischi derivanti dai dazi
Le mosse di Trump mirano a fare pressioni sui Paesi coinvolti nei dazi, come Canada e Messico, in modo da impedire l'ingresso di immigrati clandestini e fentanyl negli Stati Uniti, nonché per affrontare la questione degli squilibri commerciali. Nelle ultime settimane il tycoon ha tirato bordate contro il Canada, affermando che il Paese dovrebbe diventare il 51 esimo stato federale degli Stati Uniti. Ciò è arrivato dopo che a inizio di gennaio il magnate 78enne aveva parlato di annessione del Canada raggiunta attraverso "la forza economica".
Il Paese guidato dal dimissionario Justin Trudeau potrebbe anche mettere in piedi delle ritorsioni per i dazi, creando turbolenza nei mercati valutari che inevitabilmente finirebbe per impattare sull'USD/CAD. Gli investitori con esposizione alla valuta potrebbero dover rivalutare le loro posizioni.
"La mossa di Trump comporta rischi significativi per gli investitori di tutto il mondo", ha avvertito Nigel Green, Amministratore delegato della società di consulenza finanziaria e di gestione patrimoniale deVere Group.
A suo avviso, "i mercati energetici potrebbero affrontare una volatilità non necessaria", aggravando la posizione precaria derivante dai vincoli globali dell'offerta. Questo renderebbe "il carburante e i trasporti più costosi a livello globale", ha aggiunto. Per questo, l'esperto suggerisce di diversificare il portafoglio "per proteggersi dall'aumento della volatilità e dalle possibili interruzioni commerciali".