Il Sudamerica si conferma una delle aree del mondo dove le Banche centrali stanno agendo con maggiore proattività. L’inflazione fa paura e per questo si corre ai ripari cercando al tempo stesso di evitare massicce svalutazioni.
La Colombia ha alzato i tassi. Il Cile pure con un maxi rialzo di 125 punti base arrivando al 4%. Idem per il Brasile che ha aggiunto altri 150 punti base al costo del denaro ufficiale facendolo arrivare a 9,25%.
Il Messico è sulla stessa strada con l'istituto centrale che giovedì ha alzato ancora una volta i tassi di altri 50 punti base al 5,5%.
Il costo del denaro ufficiale è sempre inferiore all’inflazione che ha superato il 7%, i massimi dal 2001. L’obiettivo per il 2022 è quello di arrivare a tassi al 6,5% entro giugno, un comportamento che dovrebbe evitare al peso pericolose scivolate.
USD/MXN: analisi tecnica e strategie operative
Il cambio USD/MXN curiosamente si posiziona oggi allo stesso livello di poco più di quattro anni fa, quando Donald Trump si insediò alla Casa Bianca con livelli di esposizione corta Mxn sul mercato futures che non si vedevano proprio da quei tempi. Chi fa carry trade non sembra quindi avere fretta di comprare pesos finanziandosi in dollari americani.
Il punto interrogativo sulla divisa del Paese è legato all’evoluzione futura della volatilità del mercato azionario. La valuta emergente da sempre rappresenta, assieme al rand sudafricano, una di quelle più esposte alle vendite quando il VIX decolla come ha fatto nelle ultime settimane in diverse occasioni.
Se dollaro canadese e australiano non sono le migliori monete del mondo da tenere in portafoglio quando le Borse scendono, Mxn e Zar non sono il massimo in fase correttive. La condizione di fragilità del peso l’abbiamo compresa nelle ultime sedute. Dopo una fase decisamente benigna per la divisa messicana da ben 9 sedute di ribasso su 10, il rimbalzo di USD/MXN è arrivato anche per motivazioni squisitamente di natura tecnica.
Come si vede dal grafico infatti il cambio ha toccato con estrema precisione il supporto di area 20,9 prima di rimbalzare. Questo livello statico a ottobre e novembre aveva contenuto le spinte rialziste e ora è diventato il pavimento sul quale appoggiarsi per il biglietto verde.
La mossa a sorpresa della Banca centrale ha riportato il cambio nella zona di supporto. Il problema è capire se i mercati finanziari sono in questo momento di ripartire con convinzione verso l’alto oppure serve una fase di aggiustamento più prolungata del previsto a causa della nuova recrudescenza pandemica.
Senza dimenticare che la Fed si muoverà sui tassi prima del previsto. Prima di rientrare sulla divisa messicana, nonostante i ricchi rendimenti, meglio essere prudenti e attendere segnali di prezzo un po' più confortanti.