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Sudafrica richiede un prestito di emergenza al FMI per cercare di fronteggiare il collasso del sistema sanitario nazionale di fronte all'emergenza Covid
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Il mercato non sembra preoccupato da un rischio default del debito sudafricano con i CDS abbondantemente sotto i massimi di marzo
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UsdZar ha raggiunto livelli tecnici di supporto molto interessanti che possono essere sfruttati per un long estivo supportato dalla stagionalità
Alla fine il Sudafrica ha capitolato di fronte ad una pandemia che sta devastando non solo l’economia locale quanto piuttosto un sistema sanitario pubblico carente ed inefficiente. Per una popolazione con i più alti tassi di Aids al mondo, il Covid 19 non ha certamente rappresentato un momento storico di riscatto ed anzi rischia di affondare un Paese già in crisi per effetto soprattutto di politica predatorie dell’ex Presidente Zuma e di prezzi delle materie prime di cui il Sudafrica è ricco in costante calo.
E così è arrivata la richiesta di aiuto al Fondo Monetario Internazionale per un prestito di emergenza da 4.3 miliardi di Dollari che verrà erogato in tempi molto stretti e messo a disposizione del Governo per fronteggiare l’emergenza. Non è il solo prestito al quale il Sudafrica ha fatto ricorso. La New Development Bank (creata dai BRICS qualche anno fa) ha fornito 1,3 miliardi di $ e 2 miliardi potrebbero arrivare dalla Banca Mondiale.
Il mercato finora non ha mostrato particolari timori per la solvibilità del Sudafrica. I CDS sono posizionati attorno ai 300 punti base ben lontani dal picco di 500 punti base. Il Rand ha addirittura guadagnato terreno nelle ultime settimane con il cambio UsdZar in discesa da sei settimane consecutive.
Cambio UsdZar: cosa dice l'analisi tecnica e quella stagionale
Nell’ultimo mese la divisa locale ha guadagnato contro il Dollaro poco meno del 3% anche se ora dal punto di vista dell’analisi tecnica sembra essere arrivato il momento della verità. Il supporto di 16.30 sembra infatti particolarmente ostico da scalfire visto che già a maggio un tentativo di sfondamento è fallito.
Obiettivamente il supporto più tosto per UsdZar è posizionato una figura sotto, ma l’insistenza con cui il mercato sta tentando senza successo di violare area 16.30 ed il MACD settimanale vicino a quella linea dello zero che da due anni funge da ottimo indicatore per capire quando il Rand ha ormai poco da dire. Rappresentano due indizi interessanti.
Infine la solita stagionalità di agosto che vede appunto la divisa africana in calo in 17 degli ultimi 20 anni nell’ottavo mese dell'anno Un mix di fattori che potrebbero offrire la sponda ad un trade long UsdZar tutto estivo sul quale puntare anche per coprirsi da un eventuale rialzo della volatilità sui mercati azionari.